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Fiamme al Civeta: Azione Civile Abruzzo esprime indignazione, Smargiassi chiede ritiro delega a Campitelli

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Azione Civile Abruzzo esprime sconcerto e indignazione di fronte al nuovo incendio al Civeta che starebbe creando emergenza ambientale in diversi comuni vicini all'impianto consortile di Cupello. Azione Civile ricorda come a marzo "denunciammo con forza quella che definimmo il vuoto della non politica. Il non dibattito, i riduzionismi, i 'non si facciano allarmismi', 'è sempre colpa di altri' o non c'è nulla di grave, i silenzi su perché il consorzio si trova in questa situazione, chiare risposte al perché c'è un gestore privato, perché e cosa hanno portato aziende di altre regioni".

Il movimento che fa riferimento all'ex pm Ingroia pone una serie di domande rispetto a cosa sia stato fatto e non fatto sinora, se sia attiva la sorveglianza dell'area con telecamere e se non lo è perché. Per Azione Civile a Valle Cena starebbe "bruciando un intero territorio e la credibilità di tutti, di quella non politica che deve dare risposte, essere chiara e trasparente, smetterla di tergiversare". 

"Ritengo che probabilmente l'assessore Campitelli abbia sottovalutato il problema e continui a sottostimare il potenziale rischio che l'area di Valle Cena diventi una delle numerose aree altamente inquinate d'Italia. A questo punto auspico che Marsilio ritiri la delega al proprio assessore e si faccia seriamente carico di un problema che sta affliggendo l'area del Vastese, mettendo a serio rischio la qualità di vita degli abruzzesi che risiedono in quelle zone". A dichiararlo il consigliere regionale del M5S Pietro Smargiassi dopo il quinto incendio in meno di due anni che ha interessato la terza vasca del Consorzio Civeta gestita da Cupello Ambiente.

"Lo scorso giugno - aggiunge - interessai il Governo regionale della situazione della discarica di Valle Cena visti i ripetuti episodi di incendio verificatisi in particolare nella terza vasca e chiesi di conoscere le determinazioni dell'Arta circa i rifiuti bruciati e la natura delle sostanze rilasciate nell'aria. Invitai anche a rendere note quali misure di sicurezza erano presenti nel sito e spronai l'assessore Campitelli a effettuare un sopralluogo sull'area per rendersi conto della situazione della discarica. Da allora - conclude Smargiassi - nulla è cambiato, e oggi siamo nuovamente costretti a doverci occupare di un vasto incendio che ha generato un'imponente nube di fumo ed un odore nauseante che si propaga in un raggio molto ampio"

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