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Violenza sulle donne, aumentano le richieste di aiuto in Abruzzo: tutti i dati

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In occasione della "Giornata Internazionale per l'Eliminazione della violenza contro le donne", l'associazione Ananke Onlus, impegnata quotidianamente nell'accogliere presso il Centro Antiviolenza di Pescara donne che hanno subito o stanno subendo qualsiasi forma di violenza di genere, rende pubblici i dati relativi all'attività svolta nel periodo dal 1 novembre 2018 al 31 ottobre 2019. Sono 999 le donne che hanno contattato il centro: di queste, l'84% chiede informazioni, un appuntamento o semplicemente un ascolto. Il restante 16% sono contatti provenienti da altre reti e centri di antivolenza, o anche professionisti come avvocati e psicologi che hanno segnalato i casi da loro affrontati dal punto di vista legale o sociosanitario. L'anno precedente i contatti erano stati 803. Sono 150 le donne che hanno avviato un "percorso" e 40 sono quelle attuali nel percorso di protezione e assistenza.

Su 150 donne 1/3 ha età media compresa tra i 40 e 49 anni, ma in aumento sono anche le più giovani e le più anziane. Le donne italiane rappresentano il 77%, con un livello d'istruzione medio alto pari al 40% e sono occupate nel 41% dei casi, il 21% sono straniere e il 2% con la nazionalità che deve essere accertata. Il centro Ananke opera in tutto l'Abruzzo e le donne della Provincia di Pescara che lo hanno contattato sono il 73%, mentre il 9,3% proviene da quella di Chieti, il 4% da quella di Teramo, lo 0,7% dalla provincia dell'Aquila ed il rimanente 6,7% da fuori regione. Il 95% delle donne si rivolge al centro per informazioni sul percorso e servizi offerti, il 53% per consulenza legale, il 34% per consulenza psicologica, il 16% per essere accompagnata all'inserimento lavorativo, l'8% per supporto all'autonomia abitativa, il 7% per ospitalità presso casa rifugio.

Per quanto attiene la tipologia di violenza quella psicologica prevale su tutte, seguita da quelle fisica, economica, sessuale e infine lo stalking. Ma chi è a commettere violenza? Nel 40% dei casi si tratta dell'ex partner, mentre per il 38% è il partner attuale e nel 12% l'aguzzino è un familiare. Nel 75% delle violenze i figli hanno assistito e nel 60% l'hanno anche subita. Gli autori hanno un'età media tra i 40 e 49 anni (32%), nella maggioranza dei casi sono italiani (87%), con un livello d'istruzione media (31%) ed il 57% sono è occupato stabilmente. Tra i più pericolosi quelli che consumano alcol occasionalmente, seguiti da chi usa droga e da quelli che hanno già ricevuto denunce o ammonimenti per maltrattamenti.

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