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Chef emigranti tornano in Abruzzo con i “piatti transumanti”

“Meet in Cucina”, il congresso regionale dei cuochi

Redazione
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I piatti transumanti dei cuochi emigranti protagonisti di “Meet in Cucina Abruzzo”, il congresso dei cuochi abruzzesi ideato dal giornalista Massimo Di Cintio, diventato l’evento-simbolo della riscossa della cucina regionale abruzzese e non solo, si è tenuto nel Centro espositivo della Camera di commercio di Chieti. Promosso in collaborazione con Lorenzo Pace, presidente dell’Unione regionale cuochi abruzzesi, “Meet in Cucina” è stato organizzato in compartecipazione con la Camera di commercio di Chieti-Pescara, con il supporto di sponsor privati, e la partecipazione dell’assessorato alle Politiche Agricole della Regione Abruzzo, il patrocinio della Federazione italiana cuochi, del Comune di Chieti, della Confesercenti Abruzzo, Slow Food Abruzzo e la collaborazione dell’Istituto alberghiero “Di Poppa-Rozzi” di Teramo e del sodalizio Lady Chef Abruzzo.

Dopo essere stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio immateriale dell’Umanità, la transumanza, è stata protagonista della sesta edizione del congresso. Si è parlato di passato, presente e futuro della cucina, vettore di cambiamento e cultura, attraverso i “cuochi di ritorno” che si sono alternati sul palco di “Meet in Cucina” per presentare in piatti inediti, l’evoluzione della cucina agropastorale abruzzese e pugliese, ripercorrendo passo dopo passo il tracciato del Tratturo Magno e il perpetuo viaggio che ha scandito per decenni la vita di intere generazioni in un cammino lungo oltre 300 chilometri.

All’incontro ha partecipato anche Nunzio Marcelli, uno dei pochi pastori a praticare ancora la transumanza, Davide Di Fabio, dell’Osteria Francescana a Modena, che si è ispirato alla transumanza per creare uno dei suoi piatti firma, e gli chef Cinzia Mancini di Bottega Culinaria di San Vito Chietino (Chieti), Gianni Dezio del ristorante Tosto ad Atri (Teramo), Franco Franciosi di Osteria Mammaròssa di Avezzano (L’Aquila), Daniele D’Alberto di Nole a Pescara, Sabatino Lattanzi di Zunica a Civitella del Tronto (Teramo), Enzo Di Pasquale, Angelo Sabatelli da Putignano e Ida Di Biaggio. Il viaggio è stato accompagnato dai vini di Francesco Cirelli, cantina giovane di sperimentazione e da quelli della storia di Barone Cornacchia.

L'intervento di Lorenzo Pace, presidente dell’Unione regionale cuochi abruzzesi, e Peppino Tinari (Villa Maiella, Guardiagrele) ha ricordato ai ragazzi degli istituti alberghieri presenti in sala cosa significa essere davvero un cuoco, quali sono le difficoltà e le rinunce implicate, e lanciato una proposta di cambiamento nella formazione scolastica alberghiera. Presente anche Lido Legnini, presidente della Camera di commercio di Chieti Pescara, e Nunzio Marcelli, tornato per scelta a fare il pastore, che ha presentato la Filiera Risorse Naturali Selvaggina d’Abruzzo, un progetto nato dalla volontà di trasformare il problema dell’alta riproduttività dei cinghiali in Abruzzo in un'opportunità lavorativa e in una nuova risorsa economica.

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