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Il monumento ai lavoratori e agli emigranti palmolesi

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Anche quest'anno la città di Palmoli ha accolto festosamente la prima domenica di settembre. Per l'occasione la giunta comunale, insieme con i suoi cittadini, ha inaugurato il monumento ai lavoratori e agli emigranti palmolesi. Tante le autorità presenti alla cerimonia. L'opera, realizzata in pietra bianca dallo scultore ortonese Tonino Santeusanio, è un omaggio alla partenza, al lavoro ed al ritorno a casa dell'emigrante. Si compone di due piramidi tronche sovrapposte, a simboleggiare l' esperienza di chi parte alla ricerca di una nuova vita, più fortunata, ed è costretto a sacrificare la precedente, spesso fatta di affetti, tradizioni e ricordi. L'idea di destinare un scultura commemorativa al lavoro e ai Palmolesi nasce proprio da questa consapevolezza: una nuova vita costruita sulla scorta della precedente. Il monumento è stato collocato all'ingresso della villa comunale, non lontano dal Castello Marchesale di Palmoli, all'interno del quale si trova il Museo della città. Quest'ultimo fortemente voluto da Padre Beniamino, diletto Parroco di Palmoli, scomparso qualche anno fa. Personalità eclettica e determinata quella di Padre Beniamino che ha saputo valorizzare la città e le sue ricchezze. Proprio in suo onore, per la stessa occasione, è stato intitolato domenica il Museo della ''Civiltà Contadina''. All'interno sono stati allestiti più di 100 pezzi di notevole valore culturale: oggetti spesso difficilmente riconoscibili dalle attuali generazioni. L'esposizione è la seconda, per data di fondazione, del comprensorio vastese, ma il progetto è ancora in fase di completamento. L'impegno da parte del comune e dei singoli cittadini è sempre attivo affinché la città possa crescere e custodire le proprie tradizioni. La manifestazione si è conclusa con un rinfresco offerto dal sindaco ed un concerto di musica rock.
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