Con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, tentato omicidio e lesioni personali aggravate, i Carabinieri della Stazione di San Salvo, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Vasto su richiesta della Procura della Repubblica, hanno arrestato Elena Basova, badante russa di 40 anni. L'estate dello scorso anno, I.O., 78 anni, vedovo, pensionato di San Salvo, sposava la donna, ma subito dopo, al contrario del precedente periodo 'rosa e fiori', per lui iniziavano i guai. A lungo è stato vittima di vessazioni di ordine fisico, morale e psicologico, costretto, in particolare, a sottostare ad una condizione di vita di totale abbandono e privo dei requisiti minimi di un'esistenza dignitosa, indotto a dormire su una branda, ricoperto di indumenti laceri e ricoperto di bruciature di sigarette, in condizioni igieniche pessime, tra escrementi e sporcizia, privato dell'affetto dei suoi familiari, percosso ripetutamente fino a cagionargli la rottura del femore. E' questo il quadro che hanno riscontrato i Carabinieri dopo aver raccolto le segnalazioni di alcuni vicini di casa, insospettiti del comportamento della donna e dai lamenti dell'anziano. E quando i militari sono intervenuti hanno trovato l'appartamento saturo di gas, con i fornelli della cucina aperti e l'anziano, pure incapace di deambulare, perché affetto dalla frattura del femore, già quasi privo di sensi. Per questo motivo la donna é accusata anche di tentato omicidio, avendo tentato di provocare la morte dell'anziano consorte per asfissia, simulandone un suicidio, non riuscendo nell’intento solo grazie all’intervento dei carabinieri. La donna, invece, è stata rinchiusa nel carcere femminile di Madonna del Freddo di Chieti. Domani mattina alle 12.30, davanti al Gip del Tribunale di Vasto, è previsto l'interrogatorio di garanzia della donna, assistito dall'avvocato Nicola Artese del Foro di Vasto.