Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il M5S: «Imu su terreni agricoli. Il governo si impegni su esenzione!»

Condividi su:

In Abruzzo 220 comuni risultano montani (quindi totalmente esenti), 27 parzialmente montani e 78 non montani; in questi, quindi, contribuenti, imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti pagheranno. La scadenza è stata posticipata al 10 febbraio.

Dopo la bocciatura degli emendamenti presentati al Senato dal M5S che abolivano l’IMU sui terreni agricoli, abbiamo presentato un emendamento a prima firma Gallinella con l’obbiettivo di prorogare il pagamento dell’imposta almeno di un anno. E’ necessario ragionare accuratamente sugli effetti che l’imposta avrà nel settore primario, l’unico in questo momento di crisi a far registrare segnali positivi in termini occupazionali e di PIL.
I fatti dimostrano che il provvedimento è stato predisposto in modo frettoloso: il 26 gennaio viene infatti emanato il DL “Misure urgenti in materia di esenzione dell’Imu agricola” che chiarisce gli assurdi criteri altimetrici del DL n.66/2014 (da più parti definiti incostituzionali), dopo la sospensiva del TAR Lazio e la decisione del tribunale amministrativo di non prorogare il termine ultimo oltre il 21 gennaio, creando il caos assoluto per i relativi versamenti. Attualmente viene ristabilito il ripristino dell’esenzione per i terreni agricoli montani, con riferimento all’elenco dei comuni della cosiddetta “montagna legale” elaborato dall’Istat ai sensi della legge 991/1952 ed escludendo dal pagamento gli agricoltori professionali nei comuni parzialmente montani. A trovare le coperture saranno il ministero dell’Economia e lo stesso dicastero delle Politiche agricole con propri fondi, per un totale di circa 90 milioni di euro.
Illogico per noi tassare uno strumento di lavoro e preoccupante il fatto che per trovare le coperture il MIPAAF sarà costretto, gioco forza, a tagliare servizi per gli agricoltori. Assurdo inoltre colpire il settore proprio nell’anno dell’EXPO2015 che almeno negli auspici, dovrebbe promuovere il “Made in Italy” agroalimentare in tutto il mondo.
Se il Governo non vuole ascoltare il M5S ascolti almeno le associazioni di categoria, l’ACI e le numerose voci autorevoli che da più parti chiedono l’abolizione totale dell’IMU per gli agricoltori.

Condividi su:

Seguici su Facebook