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Il M5S chiede l'impegno del Comune contro Ombrina Mare

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Convinti che il nostro Comune non può rimanere in silenzio di fronte alla deriva petrolifera che si prospetta a causa dello “Sblocca Italia”, nella giornata odierna abbiamo protocollato la richiesta dell’approvazione di una Delibera che faccia sentire forte la voce dei cittadini e delle istituzioni locali.
Nella delibera che è già stata approvata da diversi comuni Abruzzesi, il Comune si impegna:

1 – A richiedere una moratoria internazionale sulle estrazioni in Adriatico investendo di questa responsabilità il Parlamento Europeo, in quanto il diritto dei territori e delle popolazioni residenti di legittima difesa dai rischi e pericoli che derivano dall’estrazione di idrocarburi, soprattutto se questo avviene in un mare piccolo e chiuso come l’Adriatico, va considerato inalienabile ed inconfutabile;

2 – Ad operare al fine di diffondere, di conseguenza a quanto affermato sopra, un segnale politico pubblico, apartitico, istituzionale, che coinvolga l’intero bacino adriatico e, quindi, sia lo Stato italiano che gli altri Stati che si affacciano sul nostro mare, a cominciare dalla Croazia, sollecitando un ruolo attivo della stessa Unione Europea;

3 – Ad opporsi per ogni via legittima al progetto di ricerca e coltivazione di idrocarburi in corso di autorizzazione nel mare antistante la costa teatina denominati “Ombrina Mare”, “Rospo mare” e ”Elsa 2″ nonché ad ogni altro progetto simile per lo sfruttamento di idrocarburi sia in mare che sulla terraferma abruzzesi in tutte le sedi istituzionali e civili, come atto di legittima difesa della terra, del mare e della gente d’Abruzzo;

4 – Ad aderire con queste finalità al movimento costituito in Regione da libere Associazioni di Cittadini, partecipando a loro manifestazioni contro queste opere;

5 – Ad impegnarsi ad organizzare incontri informativi insieme alle Associazioni e alle altre amministrazioni compartecipi al fine di mettere al corrente la Cittadinanza sui rischi della realizzazione del progetto in questione;

6 – A chiedere ai Parlamentari eletti in Abruzzo di adoperarsi affinché vengano vietate le trivellazioni per la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi sulla terraferma e in Adriatico e di intraprendere ogni iniziativa affinché l’Abruzzo non venga identificato nazionalmente come distretto minerario; e, nella Strategia Energetica Nazionale, venga ulteriormente promossa la produzione di energia da fonti rinnovabili, tenuto conto che  la nostra regione è all’avanguardia coprendo già nel 2013 oltre il 40% del suo fabbisogno grazie a queste fonti;

7 – A collaborare alle iniziative promosse da associazioni, enti ed istituzioni volte a chiedere una profonda revisione del Decreto Sblocca Italia;

8 – A chiedere al Presidente della Regione Abruzzo di rappresentare adeguatamente la maggioritaria volontà popolare presso le istituzioni nazionali e sovra-nazionali, promuovendo ogni iniziativa che impedisca la realizzazione di progetti come “Ombrina Mare”, “Rospo mare” ed “Elsa 2”;

9 – Ad installare all”ingresso delle vie di accesso al nostro Comune sotto la segnaletica con il nome dello stesso la dicitura “Questo comune si batte contro la petrolizzazione dell’Adriatico” o similari in coordinamento con l’ANCI.;

10 – A ribadire la richiesta di immediata attivazione delle necessarie procedure di Valutazione Ambientale Strategica per i progetti attinenti il tema degli idrocarburi, compreso lo stoccaggio e il trasporto, per potervi partecipare come rappresentanti dei cittadini e anche in qualità di Autorità con Competenze Ambientali (A.C.A.);

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