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Banco alimentare dell'Abruzzo e Confindustria Chieti Pescara, una sinergia per lottare contro lo spreco

Le sezioni Agroalimentare e Servizi Innovativi ospiti nella sede di via Celestino V. Un momento di incontro per conoscere la nuova legge anti-spreco "Legge Gadda"

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Ospiti speciali, giovedì 21 settembre, al Banco Alimentare dell'Abruzzo in via Celestino V a Pescara: gli imprenditori delle sezioni Agroalimentare eServizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara, intervenuti per svolgere un direttivo congiunto. L'iniziativa è nata all'indomani del convegno che si è svolto lo scorso 30 giugno a Pescara sulla legge antispreco, più nota come Legge Gadda, incontro promosso dal Banco Alimentare dell'Abruzzo e che ha visto, tra gli altri, la partecipazione tra i relatori di Giacinto Tenaglia, componente del direttivo della sezione Agroalimentare di Confindustria Chieti Pescara, presieduta da Marco Camplone.

Per approfondire i contenuti della legge, che riguarda in modo diretto proprio il mondo delle imprese agroalimentari, si è pensato di svolgere il momento di ieri proprio nella sede del Banco Alimentare, perno della filiera della lotta allo spreco. A coordinare i lavori, lo stesso Marco Camplone insieme al referente dei Servizi Innovativi, Alessandro Addari.

Portando il suo saluto, il presidente del Banco Alimentare dell'Abruzzo Luigi Nigliatoha ricordato il "valore di questa amicizia operativa con le imprese, soprattutto nel momento in cui l'Italia si è dotata di una legge innovativa e all'avanguardia". Una norma che permette di trasformare lo scarto in risorsa per gli indigenti e per l'ambiente, come ricordato nel corso del suo intervento il direttore del Banco Alimentare dell'Abruzzo, Cosimo Trivisani.

Nel corso dell'incontro si è anche parlato dell'evento InnovAzioni, in programma il 10 e 11 novembre prossimi all'Aurum di Pescara, pensato per valorizzare le imprese e gli imprenditori innovativi (www.innovazioni.camp) e del progetto Nuova Pescara, che vede Confindustria tra i promotori: la fusione tra Montesilvano, Pescara e Spoltore richiesta con un referendum nel 2014 ma, ad oggi, ancora ferma al palo.

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