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Elezioni, Marcozzi: inaccettabile votare nel 2019

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 Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Sara Marcozzi si dice contraria "alla scelta del Vice Presidente, Giovanni Lolli, di allungare così tanto l'attesa per il ritorno alle urne. Il Pd - afferma Marcozzi - sta giocando con le regole base che fondano la democrazia". "E' inaccettabile la scelta del Pd di tornare alle urne nel 2019 - prosegue il consigliere - a un anno dall'incompatibilità e a sei mesi dalle dimissioni del Presidente D'Alfonso.

Lo Statuto e le Leggi regionali in combinato disposto prevedono che, in caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale, il ritorno al voto debba essere garantito entro tre mesi dalle dimissioni del Presidente della Giunta regionale. Il Pd ha, come al solito, "stirato" le leggi al solo fine di allontanare quanto più possibile la sicura debacle che li attende alle urne. Attendiamo la pubblicazione del decreto, sarà interessante capire le motivazioni che hanno ispirato i decisori su tale scelta e anticipiamo che valuteremo insieme ai nostri legali se siano stati rispettati tutti i dettami normativi".

Marcozzi si dice "preoccupata per l'esito che questa scelta potrebbe avere anche in fase di approvazione del bilancio". "Una decisione - evidenzia il Consigliere M5s - che espone a un pericolo enorme l'economia della nostra regione. La legge, infatti, stabilisce che possano essere approvati solo atti "indifferibili" e "urgenti". Il bilancio è certamente un atto indifferibile ma solo relativamente alla parte ordinaria, vale a dire l'approvazione di quella parte di bilancio che riguarda le spese correnti o quelle obbligatorie.

A nostro avviso, non sarà possibile approvare nessuna misura straordinaria, penso ad esempio al settore della cultura o a interventi sulle società partecipate, che vede proprio nella sessione di bilancio l'approvazione di provvedimenti attraverso progetti di legge o emendamenti. Una sciagura per la già delicata situazione che vive Regione Abruzzo in tema di bilanci, per cui vale la pena ricordare che l'ultimo bilancio parificato dalla Corte dei Conti risale al 2012". "Il PD è il malato terminale di questa regione. La scelta di mantenere ancora in vita con una evidente forzatura mortifica le istituzioni e i cittadini. Sono certa - conclude Marcozzi - che i cittadini sapranno bene chi non votare alle prossime elezioni". (com/red)

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