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Gabriella: "mia figlia è viva grazie all'intervento dell'ostetrica"

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Cinzia Tritelli è una giovane studentessa che, insieme alla sua famiglia, sei anni fa si è trasferita qui a San Salvo da Montenero di Bisaccia. Di seguito l'intervista a sua mamma Gabriella Tieri.

Mi parla di Cinzia?

E' nata prematura alla ventinovesima settimana. Uno spavento mi mise nella condizione di dover partorire. Era il giorno di santo Stefano quando sono stata ricoverata all'ospedale di Vasto. Mia figlia oggi è viva grazie all'intervento dell'ostetrica che vista la gravità della situazione chiamò il primario del reparto di ginecologia. Purtroppo non erano attrezzati per i parti prematuri e così, appena nata, mia figlia è stata trasferita all'ospedale di Pescara. Il giorno dopo misi la firma per le dimisssioni e cominciai ogni giorno a fare la spola Montenero, Pescara. La potevo vedere solo attraverso un vetro! Dopo un mese e mezzo, davanti ai miei occhi, Cinzia ebbe un arresto cardiaco: si salvò per miracolo. Al terzo mese ebbi finalmente l'opportunità di riportarmela a casa ma all'inizio non fu facile per nessuna delle due perchè in questi casi il distacco non è solo fisico ma anche emotivo. A sei mesi le hanno diagnosticato una tetraparesi grave dovuta alla mancanza di ossigeno alla nascita. Mi misi subito nell'ottica che mi sarei dovuta rimboccare le maniche per il bene di mia figlia. Ogni giorno da Montenero di Bisaccia venivamo qui a San Salvo al San Stef.Ar Abruzzo di San Salvo per le terapie prescritte dai dottori. Qui abbiamo trovato una eccellente fisioterapista, Vittoria Minnone che la trattava con il metodo Mezieres-Bertelè. Anche a me ha dato un sacco di consigli per vievre al meglio questo stato di mia figlia.

Come è stato il suo ingresso a scuola?

Quando Cinzia ebbe 3 anni, ha cominciato a frequentare la scuola materna. Vivevamo entrambe il distacco e la gioia del rivederci. Alle elementari abbiamo incontrato una maestra alla quale sarò grata per tutta la vita, Anna Zanetta. Mi diceva "anche se il suo corpo non ha la motricità degli altri bambini, il suo sguardo è vigile e quindi significa che dobbiamo lavorare su questo aspetto." Quando assegnava le poesie si rivolgeva a mia figlia dicendole "Cinzia anche tu devi imparare la poesia". Era un'appassionata di computer e mi suggerì di comprarne uno apposta per lei. Una cosa molto importate nella scuola è la capacità degli insegnanti di promuovere l'integrazione di tutti coloro che possono sembrare diversi. Un'altra bella realtà l'abbiamo trovata alle commerciali di San Salvo dove Cinzia ha frequentato i primi tre anni di superiori.

Quali sono le maggiori difficoltà che si vivono con una carrozzella?

Le difficoltà sono tante ma soprattutto le barriere architettoniche. Purtroppo anche quelle rampe che sono fatte apposta per loro spesso non riescono nello scopo. Non ci siamo trasferiti qui a San Salvo proprio perchè rispetto a Montenero è molto meglio. E poi ho pensato che quando io e suo padre ci cominceremo a fare vecchi qui ci sono maggiori opportunità per lei. A San Salvo manca un'assocciazione di coloro che vivono con una "carrozzella in casa" sia per potersi ritrovare e sia per portare avanti degli interessi comuni.

Che carattere ha Cinzia?

Io dico che è una testa dura e anche con una bella parlantina e anche per questo la vedo bene in un negozietto. Quando viene con me a vendere i nostri prodotti durante i mercati di Campagna Amica vedo che ci viene davvero volentieri. Ma è anche molto affettuosa.

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