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Con la messa in cena “Coena Domini” oggi iniziano le celebrazioni del Triduo pasquale

Gli orari delle celebrazioni del giovedì santo nelle tre parrocchie

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ll Triduo pasquale è il punto culminante dell’intero anno liturgico e le celebrazioni, ricche di segni, aiutano a commemorare gli eventi del Mistero pasquale, Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.

Gli orari delle celebrazioni dei giovedì santo nelle tre parrocchie sono:

  • Parrocchia San Nicola: ore 18,30 messa in Coena Domini; ore 22 adorazione
  • Parrocchia Resurrezione di NSGC: ore 18 santa messa con Lavanda dei piedi ai ragazzi della Prima Comunione e Reposizione del Santissimo e alle 21.30 adorazione animata dalla Comunità
  • Parrocchia San Giuseppe: ore 16 “I ragazzi incontrano”; ore 19 S. Messa in “Cena Domini”  

Con la messa vespertina del giovedì santo si ricorda l'istituzione dell'eucarestia, del sacerdozio ministeriale e del comandamento dell'amore fraterno.

Il Giovedì Santo si caratterizza con due distinte celebrazioni liturgiche:

  • una al mattino nelle Cattedrali, in cui il vescovo con una solenne cerimonia, a cui partecipano tutti i sacerdoti e i diaconi della diocesi, consacra il sacro crisma, cioè l’olio benedetto da utilizzare per tutto l’anno successivo per i Sacramenti del Battesimo, Cresima e Ordine Sacro e gli altri tre oli usati per il Battesimo, Unzione degli Infermi e per ungere i Catecumeni;
  • l’altra nel tardo pomeriggio nelle singole chiese e parrocchie dove c’è la celebrazione della Messa in “Coena Domini”, cioè la “Cena del Signore”, l'Ultima Cena che Gesù tenne insieme ai suoi apostoli prima dell'arresto e della condanna a morte. 

Il Vangelo di Giovanni, al capitolo 13, racconta l'episodio della lavanda dei piedi.

Gesù «avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine», e mentre il diavolo già aveva messo nel cuore di Giuda Iscariota, il proposito di tradirlo, Gesù si alzò da tavola, depose le vesti e preso un asciugatoio se lo cinse attorno alla vita, versò dell’acqua nel catino e con un gesto inaudito, perché riservato agli schiavi ed ai servi, si mise a lavare i piedi degli Apostoli, asciugandoli poi con l’asciugatoio di cui era cinto. 

La lavanda dei piedi è una delle più grandi lezioni di Gesù per l’umanità sul senso del servizio dell’uomo all’altro.

Dopo la lavanda, Gesù si rivestì e tornò a sedere fra i dodici apostoli e instaurò con loro un colloquio di alta suggestione, e vive la sua ultima cena e accenna al tradimento di uno di loro.

Nella Messa "in Coena Domini" non c'è congedo, ma l'assemblea si scioglie in silenzio.

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