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BTS San Salvo: la prima Divisione Femminile conquista la Serie D

Dopo il settore maschile, arrivano i risultati anche nel femminile

a cura della redazione
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Festeggia la San Salvo della pallavolo. Ieri la Prima Divisione femminile della Bts San Salvo ha conquistato la Serie D. Un prestigioso risultato arrivato dopo una giornata estenuante, raccontata nei dettagli da Elvira Anna Tenaglia.

«È iniziato tutto alle ore 11 del 1 giugno. Finale a quattro squadre. L'avversario della BTS, si chiama Corropoli. Chi vince và in serie D, chi perde, ha un ulteriore chances, ma dovrà vedersela contro la vincente tra Eurovolley Campobasso e Carsoli Volley.

Le avversarie si presentano al gran completo. La BTS è agguerrita e tutto cuore. Non una gara, ma una battaglia. Un vero spettacolo in campo. Al termine di un match durato 2 ore e 30 minuti, si impone il Corropoli. Che festeggia. Alla BTS, non rimane che recuperare le forze in vista dell'ultima possibilità di approdare in Serie D: battere il Carsoli.

Ore 17.00 ultima spiaggia: la gara ha inizio. Parte bene, benissimo il Carsoli. La BTS non c'è. Arranca fisicamente e mentalmente, annichilita dalla freschezza delle avversarie. I cinque set della mattina si sentono tutti. Secondo parziale, la svolta. Set tiratissimo, che vede la BTS imporsi con un vantaggio al lumicino, 25-23. Terzo set, in scioltezza per la BTS, che acquista un notevole vantaggio, che deve solo amministrare. Quarto set iniziato male. Troppi errori in battuta, e il Carsoli scappa via. Due set pari, si arriva al quinto set. Inizio sprint per la BTS, massimo vantaggio 10-5. Poi il caos. Si arriva al 13-11 per le avversarie. Tutto sembra finito, batterie scariche, mente annebbiata, crampi.

Solo un errore del Carsoli può salvare la BTS, e l'errore arriva. Veniale, ma arriva. E il nervosismo costa caro al Carsoli che si prende un cartellino rosso, e conseguente altro punto per la BTS. 13 pari. Il Carsoli conquista il match point 14-13. Ma la palla non và giù. 14 pari. La BTS conquista il match point 15-14. E la palla rimane in aria per un tempo indefinito che pare un'eternità. Respiro mozzato, cuore in gola, muro, copertura, ma la palla si infrange a rete e cade a terra. E il campo è quello del Carsoli. 16-14 per la BTS. La serie D, a lungo inseguita e sognata, che a un certo punto pareva quasi un miraggio è finalmente conquistata. E' della BTS. E' delle ragazze che l'hanno voluta, ma voluta per davvero. Che si sono sacrificate, che hanno lottato, che non hanno mollato, che sono sopravvissute ai crampi, alle incomprensioni "ai nervi tesi, alla tenacia, a quei ' vai a...' urlati e a quelli incassati, forse più a quelli urlati, alla pazienza del Mister Pascal, al tifo, all'emozione che ogni maledetta domenica è stata vissuta insieme" (cit. Muratore).

E quella di oggi è stata davvero una giornata vissuta intensamente. Non potremo mai dimenticare, la carica di Muratore, che anche al quinto set della seconda gara, dopo duecento palloni attaccati, ha ancora la forza di buttarsi su ogni pallone, e di "rimproverare" le compagne, TUTTOCUORE.

Antinoro, capace di adattarsi ad ogni situazione. Ha iniziato come opposta, ha intervallato come centrale e ha finito come schiacciatrice. Ricorderemo le sue "difese", e badate bene che non stò scherzando!le sue immacolate ginocchiere, che solitamente facevano semplicemente  parte dell'outfit da gara, oggi hanno visto il pavimento più e più volte, IMPAGABILE.

Piscicelli, le due partite più belle di tutta la stagione. Una sicurezza tranne quando si convince che non è così. Si sà i giovani, hanno le loro idee. Ma stavolta  deve "togliersi le castagne dal fuoco da sola". Si chiama il cambio e riceve uno sguardo infuocato. E poi và a difendere due palloni importanti che ci portano alla conquista della gara. METEREOPATICA!!

Reale, ha voluto esserci a tutti i costi, e ha ripagato le attese. Ricordiamo i suoi piedi correre all'impazzata da una parte all'altra del campo, la palla non è mai caduta senza che lei abbia provato a prenderla. E il fotografo ringrazia. INDOMITA.

Shabay, lo scricciolo del gruppo: appena una 2001, ma la passione è quella di una veterana. Il talento c'è, dovrà coltivarlo man mano. E il tempo non manca. In rappresentanza del gruppo femminile Under 16 della BTS: L'avvenire è tutto vostro ragazze, questa Serie D è per voi. Lavorate con impegno e sudore, e conquistatevi il vostro posto in prima squadra. FUTURO.

Basilico S., parte dalla panchina, poi entra e timbra il cartellino, con un ace in battuta, un punto a muro e in attacco. Sempre pronta quando viene chiamata in causa, dopo l'assenza dovuta al lavoro, si è rimboccata le maniche e ha sostenuto la squadra nelle ultime difficili settimane che hanno preceduto la finale. LEALE. Di Monte, soffre l'emozione durante la prima partita. Ma appena scende in campo contro Il Carsoli, suona la carica a suon di muri e attacchi. Decisiva nella vittoria del secondo parziale, micidiale sottorete, dove acquista man mano sicurezza, sbarrando le porte alle avversarie. E la sua è la faccia della felicità. RAGGIANTE.

Ronzitti, duro il mestiere della palleggiatrice, ti tocca correre a per di fiato per tutto il campo ed anche oltre, ma nonostante questo devi cercare di alzare la palla nel miglior modo possibile, per far fare punto alle tue compagne. E quando la palla cade a terra, loro si prendono tutti gli applausi, e lei prende fiato prima di ricominciare a correre. Un infortunio al polpaccio l'ha tenuto fuori per un pò, ma non per molto. Perchè la voglia di giocare, anche a trent'anni, con marito e due figli a carico, (ai loro posti in tribuna a tifare, ndr)non gliela toglie nessuno. E meno male, perchè la sua dolcezza mista alla sua fermezza, sono l'ago della bilancia di questa squadra. ALTRUISTA

Basilico, il capitano, cosa dire di più? l'anagrafe dice che è la "più grande" della squadra. L'agilità e il fisico smentiscono le carte. La costanza, l'impegno e il sacrificio, la sua abnegazione per questo sport e per il gruppo, ha portato alla conquista di un sogno. Grazie capitano. IMPETUOSA

Pascal: l'allenatore è di per sè un ruolo bellissimo ma molto difficile. Se poi la squadra da allenare, sono donne, per di più di età variabile dai 14 ai 42, si rivela estremamente delicato, e non per deboli di cuore. In due partite, ha cambiato assetto tattico quattro volte, per non parlare di quanti cambi in corsa durante l'anno! ma alla fine ha avuto ragione lui, e ha portato alla vittoria, una squadra di testarde, lunatiche, incostanti donne! un aggettivo non basta, ce ne vogliono tre: CORAGGIOSO, MATTO e  STRATEGA.

E poi ancora, Mariangela, Paola, Michala, Stefania, Corina, Tonia, Eleni, Federica, Ilaria, Kiara. Quando si arriva al traguardo, non bisogna dimenticare delle compagne che hanno intrapreso con noi questo cammino. Da chi ha potuto dare il suo contributo in campo, a chi semplicemente ci ha sostenuto dalla tribuna e negli allenamenti. COMPAGNE

È stata dura vedervi giocare, vedervi esauste trascinarvi in campo senza mollare e non potere essere lì a poter dare una mano, o semplicemente a fare da "tom tom" per le posizioni. A non essere rimproverata per far sfogare la mia centralona, a non ricordare a Mariagrazia di scalare in posto uno sulla free ball, scrivere i numeri sulla formazione perchè Pascal dopo due anni non ancora li ricorda tutti, a dire a Jole di mettere le mani dentro quando mura, a Laura di fermarsi in difesa. Ho potuto solo fare il tifo, fino a quando la voce non mi si è strozzata in gola, e il cuore ha cominciato a battere troppo veloce. E' stato faticoso come se stessi giocando, ma immensamente più doloroso perchè non lo stavo facendo per davvero. E poi finalmente, è finita. Ma è finita come ormai non ci speravamo più!Ma i sogni sono belli per questo. Se fossero troppo facili da realizzare, non sarebbe così difficile ottenerli. E non sarebbe così bello viverli. Si dice che si perde per davvero, solo se non si dà il massimo. E Voi oggi avete dato anche l'anima.

Da oggi la Serie D conta un'altra protagonista. È la BTS

Esiste un momento in cui hai l'impressione che tutti i tuoi sforzi non valgano a nulla, ti cedono le gambe, senti un macigno sulle spalle e non riesci più a vedere più la vetta. Vai avanti per forza di inerzia, senza capire bene cosa succede intorno a te. Sai solo che devi rimanere in campo. Poi succede l'imprevisto, quello che non ti aspetti, e sconvolge le carte in tavola. Si ricomincia a lottare e stà solo a te essere padrona del tuo destino

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