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U.S. San Salvo, Evanio Di Vaira si dimette dalla presidenza della Società calcistica sansalvese

Burrasca in casa U.S., dopo le dimissioni dell'allenatore Longo giungono quelle del presidente Di Vaira, la nostra intervista in esclusiva

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Evanio Di Vaira presidente della U.S. San Salvo dal 2014, parla dopo gli avvenimenti che hanno scosso la U.S. San Salvo nei giorni scossi. Lo abbiamo chiamato per avere delucidazioni in merito, ed ha consentito a rilasciarci un'intervista.

Presidente Di Vaira cosa sta accadendo?

Più che quello che sta accadendo, quello che è già accaduto. Noi quest'anno avevamo iniziato un progetto condiviso all'inizio da tutti.  Dopo due anni di bei risultati dalla U.S. San Salvo, che sono sotto gli occhi di tutti, abbiamo iniziato questo nuovo percorso, questo nuovo progetto quest'anno, all'inizio condiviso da tutti, con un mister nuovo, una squadra molto molto rinnovata e ringiovanita. Ma con il passare delle domeniche già si cominciava a sentire qualche mugugno e qualche piccola contestazione sugli spalti verso il mister Longo, che stava rispecchiano in pieno i progetti della società, che erano quelli di un campionato tranquillo che puntava alla salvezza e poi quello che sarebbe venuto ci saremo presi e a dicembre avremmo preso le decisioni giuste sul mercato.
Domenica scorsa nonostante la vittoria in rimonta contro il Sambuceto, c'è stata una forte contestazione verso il mister Longo. Si sono create delle condizioni che lo hanno portato a dimettersi, perché non poteva più lavorare in maniera tranquilla, in un ambiente che gli era ostile, che gli era contro.

Cose è accaduto dopo?

Niente dopo è accaduto che domenica appena dopo la partita, abbiamo fatto una riunione in sede e analizzando il perché della contestazione, con la promessa che ci saremmo rivisti il giorno dopo per prendere eventuali decisioni.

Il giorno dopo invece sono stato chiamato da qualcuno della società verso le 14:00, che mi avvisava che alle 15:00 c'era una riunione in sede. In quel momento ero fuori per lavoro, ma ho lasciato tutto e sono tornato. Vado in sede, dove c'erano i componenti della società ed era presente il mister della Juniores Marinucci. Mi è stato comunicato, che avevano già chiesto a Marinucci, se era disposto ad assumere la guida della prima squadra e che aveva accettato dando la propria disponibilità.
Alché io ho chiesto il motivo per il quale doveva dare la propria disponibilità, e mi è stato detto che mister Longo non faceva parte più del nostro progetto. Allora io ho ribadito il fatto che secondo me non era giusto, perché il mister stava facendo bene e ho detto, "Se proprio dobbiamo sostituire il mister avrei tre nomi da fare", i tre nomi erano quelli di Dino Ciavatta, Vincenzo di Nardo e Gianni Guerra. Mi hanno risposto in maniera molto vaga e ci siamo lasciati, concordando che ci saremmo rivisti il giorno dopo, il martedì per prendere una decisione definitiva. Il giorno dopo, appunto il martedì mattina, su un noto sito locale è uscita la notizia che Franco Longo si era dimesso e che il nuovo mister della prima squadra del U.S. San Salvo era il signor Marinucci.

Come ha reagito alla soluzione presa dal resto della società?

L'ho presa non bene, perché a parte gli altri tre nomi che avevo fatto, io comunque ero intenzionato ad andare avanti col mister Longo perché stava facendo bene e come detto, a parte i tre nomi fatti, che non sono stati presi neanche in considerazione, sono stato indotto a pensare che era già stato tutto deciso senza neanche interpellarmi e in un certo senso in qualità di presidente di questa società sono stato tra virgolette "tradito".

Siccome il progetto che avevamo iniziato è saltato e mi hanno bocciato anche le tre candidature per il nuovo mister della U.S. San Salvo, c'è stata una seconda bocciatura delle mie idee, in un certo senso non mi sento più rappresentato da questa società dove il presidente non ha più nessun potere decisionale, adesso devo prendere la mie decisioni.

Quali decisioni?

Beh innanzitutto, ho aspettato ulteriori 2 giorni per riflettere e per decidere cosa fare. Quantomeno ieri mi aspettavo almeno una telefonata da parte di qualcuno, dove magari si potesse rimettere in discussione tutto, questo non è avvenuto e ancora di più mi fa pensare che era già tutto programmato. E' chiaro che chi segue le notizie, chi legge dal di fuori di tutto quello che è accaduto compresa la nomina di mister Marinucci, potrebbe attribuire tutto a me, perché sono il presidente di questa società e tutti sanno che chi prende le decisioni sono i presidenti e ripeto possono pensare che la nomina di mister Marinucci è stata condivisa o quando meno da me decisa. Non è assolutamente così, perché secondo me non era la soluzione giusta al momento, ma ripeto è questo lo voglio ribadire in maniera forte, non ho niente di personale contro mister Marinucci, anzi gli auguro di proseguire il bellissimo cammino iniziato anche quest'anno nell'Unione Sportiva San Salvo.

Molti risultati positivi anche quest'anno per la società, come nei due anni precedenti sotto la sua presidenza...

Sì è vero il primo anno siamo riusciti a conquistare i play-off arrivando terzi con una squadra giovane e abbiamo disputato la finale di Coppa Italia che abbiamo perso in maniera rocambolesca. L’anno successivo abbiamo alzato un po' l'asticella facendo la squadra ancora più forte e per una questione di differenza reti non abbiamo disputato i play-off. Comunque siamo arrivati di nuovo per il secondo anno consecutivo in finale di Coppa Italia, dove siamo riusciti a vincere contro il Pineto regalando alla città di San Salvo una grande soddisfazione. Abbiamo valorizzato tanti giovani, abbiamo mandato tanti giocatori in categorie superiori a dimostrazione che qualcosa di buono questa società comunque ha fatto.  Abbiamo ricostruito i rapporti con tutte le società e il San Salvo è diventata una squadra rispettata da tutti e temuta sul campo da tutte le squadre.

Al di là delle tante polemiche indubbiamente le va riconosciuto il fatto di averci messo veramente il cuore in questa squadra

Ma al di là di tutto io sono stato sempre tifoso della squadra della mia città e continuerò comunque ad esserlo sempre. Quello che ho fatto, l'ho fatto con tanta passione, con tanto cuore e volevo ringraziare chi mi ha coinvolto in questa avventura fantastica e chi per questi due anni e mezzo, mi è stato vicino. Tutti gli sponsor che ci hanno aiutato e sostenuto, tutti i collaboratori, tutte le persone vicino a questa società, tutti i calciatori che sono transitati nella nostra squadra in questi due anni e mezzo.
Anche i tre mister che ho avuto con me in questa avventura: il mister Claudio Gallicchio, il mister Danilo Ruffini e lo stesso mister Longo, ai quali a tutti e tre, auguro col cuore veramente una splendida carriera, perché se lo meritano tutte e tre sia come tecnici, che, soprattutto, come uomini.
Vorrei ringraziare anche il Cavaliere Nicola Minicucci che mi ha voluto lui fortemente in questa avventura alla guida della squadra della nostra città e tutti gli amici che hanno condiviso con me questo cammino.

Con l’apertura del mercato avete avuto la perdita di un’importante pedina della vostra squadra, Rosario Di Ruocco cosa ha da dire in merito?

Ma niente, ho da dire che comunque questa era una decisione già presa da qualcuno, ma non solo per quanto riguarda Rosario, che ho avuto la fortuna di portare a San Salvo insieme a Gallicchio, un giocatore sprecato per questa categoria, che ci ha fatto divertire e ci ha fatto vincere, come tutti gli altri calciatori. Qualcuno della società già il 10 di novembre, aveva espresso la volontà di mandarlo via, insieme agli altri due che sono qui con vitto e alloggio e tutto questo è documentabile.

Presidente dopo tutto ciò che sta accadendo ha un rimpianto per quel che ha fatto in questi due anni e mezzo?

Sì un rimpianto ce l'avrei. E’ quello magari di aver tra virgolette “allontanato” una persona alla fine del mio primo anno di gestione, una persona che mi ha consigliato con le sue conoscenze calcistiche, una persona che organizzava il tutto alla perfezione. Purtroppo per una serie di incomprensioni alla fine del primo anno, le nostre strade si sono divise e devo riconoscere di aver sbagliato.
Riconosco che forse l'unico mio errore di questi due anni e mezzo è stato proprio l'allontanamento di Meuccio Di Santo.

Valutando tutto ciò che finora mi ha detto qual è la sua decisione?

Nonostante la vicinanza dimostrata da tanti amici ed ex dirigenti soprattutto nei primi due anni, che oggi non sono più in società, nonostante le tante telefonate, i tanti messaggi di vicinanza e li ringrazio per questo, che mi esortano magari a prendermi qualche altro giorno di riflessione,
visti gli ultimi avvenimenti, visti i fatti e gli episodi accaduti, la mia decisione sarà quella di rassegnare le mie dimissioni come presidente dell'Unione Sportiva San Salvo.
È una scelta che faccio a malincuore perché ho messo tanto impegno e tanta passione in questo ruolo, e mi sento come svuotato di questa passione.

Le cose si possono fare in tanti modi, si può trovare dialogando la soluzione migliore, che possa andare bene per tutti, tra uomini ci si siede ci si confronta, si parla, penso invece che in questo caso sia stato fatto nella maniera più scorretta.

Evanio Di Vaira, rassegnerà dunque le sue dimissioni, dopo due anni di successi calcistici. Un uomo che ha affrontato questo ruolo con molta passione, la stessa con cui si è sempre confrontato. Esce di scena, con una squadra che vince, per decisioni prese alle sue spalle, come ha affermato, un'avventura che per lui finisce come dirigente della U.S. San Salvo ma siamo certi non come tifoso della sua squadra del cuore, come lui ha sempre detto "sempre e per sempre "Forza U.S. San Salvo!".

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