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Sciarra rinviato a giudizio

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SCHIAVI DI ABRUZZO - Il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Vasto ha rinviato a giudizio il sindaco di Schiavi di Abruzzo Piero Paolo Sciarra. Le accuse a carico dell'amministratore del piccolo centro montano riguardano l'inquinamento ambientale. L'udienza dibattimentale è stata fissata per venerdì 23 giugno e avrà luogo, a partire dalle ore 9, dinanzi al tribunale in composizione monocratica. Nel novembre del 2004, in seguito ad un esposto pervenuto al comando provinciale del Corpo Forestale di Chieti, gli agenti della stazione di Castiglione Messer Marino intervennero su un'area a ridosso del centro abitato di Schiavi di Abruzzo, in località Acquara, adibita a discarica abusiva. Nel corso di un approfondito sopralluogo gli uomini della Forestale acquisirono materiale fotografico della discarica e dei numerosi materiali inquinanti in essa contenuti e in parte interrati. Si trattava in particolare di ingombranti elettrodomestici, come frigoriferi contenenti gas notoriamente tossici, ma anche numerosi pneumatici, materiale edile di scarto e addirittura alcuni pannelli di eternit, il materiale cancerogeno in grado di contaminare anche le falde acquifere. L'intera area sulla quale erano stati stoccati ingenti quantitativi di materiali ferrosi e ingombranti presentava un'evidente modificazione morfologica del terreno, in sostanza i rifiuti non erano stati trasportati presso le discariche attrezzate, come prescrive la legge, ma erano stati lasciati in loco, semplicemente ricoperti di terra. I militari intervenuto ebbero modo di verificare che quei rifiuti, compresi quelli pericolosi, erano stati inspiegabilmente interrati, infatti da una voragine nel terreno emergevano parti di elettrodomestici ed altro materiale ferroso. Dopo le indagini, durante le quali vennero sentite a sommarie informazioni testimoniali molte persone in paese, gli uomini della Forestale trasferirono gli atti in Procura. Dopo il rinvio a giudizio del sindaco Sciarra, si è giunti ora all'udienza dibattimentale. Francesco Bottone
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