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Mastrangelo sulla chiusura della galleria: ''Una aggressione al nostro territorio''

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Con riferimento all'ordinanza in oggetto con la quale,senza alcun preavviso,codesta amministrazione ha ordinato la chiusura immediata della galleria ''La Civita'',onde ''salvaguardare la sicurezza della circolazione'',manifesto tutto il mio stupore e l'incredulita' del Paese amministrato per l'estrema leggerezza con la quale e' stato adottato un atto,(unico in Provincia?) che si ripercuote negativamente sulla vita economico e sociale del Paese senza tenere in alcun conto i gravi disagi ed i pericoli che tale decisione comporta,senza che la decisione stessa sia supportata da valide e reali motivazioni,non ritenendoci oltretutto meritevoli di farci conoscere gli eventuali provvedimenti urgenti adottati per far fronte ai paventati pericoli,senza nemmeno degnarsi di indicare un termine anche indicativo entro il quale ripristinare la percorribilita' della strada. Le motivazioni a fondamento del provvedimento di immediata esecutivita' appaiono assolutamente insufficienti ed inadeguate per chi vive da sempre sul posto: - le infiltrazioni di acqua di modestissima entita' e certamente non superiori ad altre gallerie,ci sono sempre state, anzi,sono di portata inferiore a qualche anno fa a causa della eccezionale siccita' dell'ultima stagione estiva; la stessa costruzione della galleria fu interrotta per verificare la possibilita' di eliminare l'inconveniente; - l'impianto di illuminazione e' dotato di un adeguato numero di punti luce e l'illuminazione e' sufficiente se l'ente proprietario della strada provvede all'accensione ed alla sostituzione delle lampade fuori uso,l'impianto non e' stato ridotto ne' diversamente dimensionato dalla data della sua realizzazione; - in ultimo il sopralluogo effettuato dai tecnici della Provincia ha evidenziato il formarsi di ''pericolose'' stalattiti di ghiaccio sul soffitto della galleria.Anche le stalattiti fanno da sempre parte della nostra galleria(ma solo in prossimita' dell'ingresso da Castiglione),sarebbe però sufficiente rimuoverle,operazione semplice tra l'altro,trattandosi di pezzi di ghiaccio,nei cinque o sei giorni all'anno in cui per il freddo si creano. Tali situazioni non sono comunque mai state motivo di pericolo tanto che non si sono mai registrati incidenti ad esse ascrivibili. Non possiamo pensare che si e' arrivati alla chiusura di una strada vitale per tutto il Basso Chetino e per l'Alto Molise solo perche' la Provincia e' impotente di fronte alle stalattiti di ghiaccio che per la loro stessa natura durano comunque solo pochi giorni. O le vere motivazioni sono altre? La chiusura della strada di collegamento con il Molise ci condanna all'isolamento,le nostre attivita' commerciali ed artigianali sopravvivono quasi esclusivamente per la loro capacita' di rispondere alle esigenze dei Paesi limitrofi dell'Alto Molise,i nostri malati si avvalgono della struttura ospedaliera di Agnone perche' facilmente raggiungibile,i nostri ragazzi ne frequentano gli istituti scolastici superiori. Suona come offesa alla nostra dignita' l'inaccettabile leggerezza con la quale e' stata assunta un'ordinanza che prevede la deviazione del traffico sul vecchio tracciato della ex SS.86. Un tracciato abbandonato da venti anni,una mulattiera intransitabile nella bella stagione,proibitiva durante la stagione invernale con neve e ghiaccio(quello vero) sulla carreggiata con grave rischio per quanti vi si avventurano. Ricordiamo ancora i disagi ed i pericoli affrontati durante l'inverno per trasportare i malati nel vicino ospedale di Agnone e certamente lo ricordano bene anche Carabinieri e Polizia Stradale per gli innumerevoli interventi effettuati in quel tratto di strada. Non si può far finta di ignorare che poco oltre il confine di Provincia la strada presenta una serie di tornanti in salita che culmina con un tratto in frana (lo stesso che ha determinato il definitivo abbandono della strada) impercorribile con qualsiasi mezzo,pubblico o privato. Sostenere che questa costituisce l'alternativa vuol dire tentare di risospingerci indietro nel tempo, quando si viaggiava a dorso di mulo. Ai nostri rappresentanti in seno all'Amministrazione Provinciale ci rivolgiamo perche' non lascino passare in silenzio una aggressione al nostro territorio,perche' svolgano il ruolo che hanno chiesto di voler adempiere,di non subordinare gli interessi della loro gente agli ordini di scuderia. Gia' non si comprende come un tale gravissimo atteggiamento sia stato assunto senza che siano stati avvisati dal capo della coalizione cui appartengono. Per quanto sopra si chiede: - un appuntamento urgente con il Presidente della Provincia ; - la revoca dell'ordinanza in argomento disponendo che l'esecuzione dei lavori di miglioramento e sistemazione con il ricorso al senso unico alternato della strada. IL SINDACO (Dott. Massimo MASTRANGELO)
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