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Abruzzo, riti di tradizioni popolari: il 'Saluto dei Santi'

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C’erano anche  gruppi di turisti in piazza Plebiscito, a Lanciano (Chieti), ad assistere al Saluto dei Santi, il rito che chiude le festività pasquali. Ãˆ il martedì dopo la Pasqua, quando i fedeli si ritrovano davanti alla cattedrale, nell’attesa di veder uscire le statue di San Giovanni, della Madonna e del Salvatore.

Una tradizione molto sentita in città, tipica del centro sud Italia, che riprende le sacre rappresentazioni medievali. Dopo aver sostato due giorni in basilica, accompagnate dalle confraternite Simone e Giuda Taddeo, Maria SS. della Pietà e Concezione, Morte e Orazione S. Filippo Neri, Santissimo Rosario e San Rocco, le statue fanno ritorno nelle rispettive chiese di appartenenza: e così San Giovanni saluta con l’inchino dapprima la Madonna e poi il Salvatore, quindi torna nella chiesa di Sant’Agostino, nel quartiere storico di Lancianovecchio. È poi la volta della statua di Maria, che nella domenica di Pasqua ha perso il velo nero del lutto: si inchina davanti al Salvatore, per fare ritorno nella vicina chiesa del Suffragio, detta del Purgatorio, a corso Roma, nel quartiere storico Borgo.  

La banda precede il corteo che accompagna, infine, la statua del Salvatore nella chiesa di Santa Maria Maggiore, quartiere storico Civitanova.

Il saluto dei Santi è un rito di devozione popolare che, col passare del tempo, la Chiesa ha accettato e fatto proprio. Tutta la manifestazione si svolge in religioso silenzio, interrotto solo dagli applausi e dalla banda festosa.

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