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C’è chi va e c’è chi viene, “Lasciamo una traccia”!

Davide Scutece, i ragazzi di quinta e i bambini di 5 anni hanno dipinto una testata d’angolo della scuola di via De Vito

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Nessun luogo ci appartiene nella sua pienezza prima o poi siamo destinati a lasciarli ad altri. Ma ciò nonostante tutti gli spazi che viviamo caratterizzano la nostra vita e tra questi ce ne sono diversi che ci segnano in maniera forte e profonda. Spesso, la prima scuola che frequentiamo diventa un luogo dove sono conservati alcuni dei ricordi più belli. Le maestre che fanno il loro lavoro con amore diventano quasi delle seconde mamme che aiutano i propri alunni a crescere da ogni punto di vista.

Tutte le scuole della primaria, in collaborazione con le scuole dell’infanzia, prevedono dei progetti di continuità nei quali vengono coinvolti gli alunni di quinta e i bambini dell’ultimo anno di asilo per cominciare a rendere loro familiare il loro ingresso alle elementari.

Quest’anno la scuola di via De Vito ha deciso di rendere indelebile questo passaggio delle consegne tra i bambini delle due scuole coinvolgendo, nel progetto di continuità anche un pittore di San Salvo nonché papà di uno dei bambini di quinta elementare, Davide Scutece. il progetto è nato grazie all'iniziativa delle maestre delle classi quinte.  L’assessorato alla Cultura del Comune di San Salvo ha provveduto a fornire i materiali necessari per la realizzazione del dipinto su due facciate esterne che formano un angolo della scuola.

Scutece ha pensato, realizzato il disegno base e preparato i barattoli di colori. I bambini di quinta, insieme alle loro maestre, hanno accolto i piccoli. Ogni alunno poi è diventato il tutor di un bambino dell’infanzia, lo portava fuori, gli metteva in mano un pennello gli faceva, scegliere un colore e lo faceva dipingere dove voleva nell’area delimitata dal pittore. Quelle che potevano sembrare solo delle pennellate di colori messe lì a caso sono andate a comporre il dipinto finale.

Il pittore per far capire la continuità ha scelto un soggetto in cui i bambini andavano a dipingere i bambini che si stringevano la mano l’un l’altro per fare un bel girotondo che idealmente voleva rappresentare il loro stare e crescere insieme.

Non sono mancati i momenti cui i bambini hanno tradotto in realtà ciò che sono andati a dipingere, unendosi in un bel girotondo vero.

 

 

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