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L'abbraccio e il saluto di don Andrea alla parrocchia di Roccascalegna e alla sua nuova parrocchia di Archi

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"Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari" (1 Ts 2,8)

E' con queste parole di Paolo che annuncio a quanti non ancora lo sapessero, che dal 1° dicembre sarò parroco ad Archi e Piane d'Archi. Dopo 3 anni di ministero quello stesso vento dello Spirito che passa nei misteriosi piani degli uomini, mi ha condotto e ora mi fa partire da Roccascalegna, dal castello, dai volti e dalle storie che sono state le mie più di quanto non pensassi. 
Niccolò Fabi canta: "Tra una partenza e un traguardo, in mezzo c'è tutto il resto, giorno dopo giorno.. costruire". Il dispiacere e la rabbia che molti di voi mi hanno manifestato mi rinfrancano: non siamo stati indifferenti.

"La mia sposa doveva essere la più bella, la più curata, la più coccolata, per risplendere carica della luce del Crocifisso Risorto."

Il vostro amore ha perdonato i miei tanti errori, dovuti al vizio che il tempo sta curando, cioè la giovane età e gli entusiasmi senza sostanza. 
 

Cara Archi e Piane d'Archi vengo, attraversando il Sangro, con timore e carico delle mie molteplici povertà e di un tesoro che non è mio ma che con voi voglio condividere: quel Vangelo di Dio di cui parlava Paolo. Questo rimane; il resto, noi compresi, passiamo. A presto, e già da ora uniti nella preghiera!
 

"Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
Le grandi acque non possono spegnere l'amore
né i fiumi travolgerlo." (Cantico dei cantici 2,10. 8,6)

 

 

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