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Il primo numero de 'IL CINGOLO'

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Dopo il numero di prova de il Cingolo chi ha avuto il piacere (o il dispiacere a seconda dei casi) di leggere la rivista (distribuita solo a Lentella e on-line) si è trovato davanti a una breve introduzione, a firma della redazione, in copertina: “Il cingolo è una rivista fatta da ragazzi indipendenti che hanno voglia di dire qualcosa, non è mai ferma, si muove si trasforma, è sempre work in progress. È bimestrale, aperta a tutti coloro che vogliono mettersi in gioco, comunicare, parlare, rispondere. In essa troverete via via rubriche utili, scanzonate, letterarie, di approfondimento e riflessione, recensioni, racconti, ricette, vignette tutto ciò che si può apporre su un foglio bianco. Naturalmente non mancherà l’attualità, locale e non, in pagine di sano confronto e discussione alla quale invitiamo tutti a partecipare”. Il Cingolo è rimasto sui binari tracciati col numero 0, ma dai primi di ottobre, si è lentamente trasformato in un sogno più grande, in un progetto che sta prendendo forma: una rivista che esca fuori dai confini lentellesi, dai confini del singolo paese. E questo grazie alla volontà, all’amore per la scrittura e l’informazione dimostrati da ragazzi “di fuori” che sin da subito han provato un forte interesse per tale progetto. E allora già da questo numero 1 troverete le firme di autori di Furci, Fresa, Vasto, oltre alle classiche lentellesi. Gli articoli abbracceranno sempre tematiche legate al nostro territorio (ad esempio la vicenda legata al petrolio ampiamente trattata in questo numero), ma non mancheranno pezzi di approfondimento e di utilità (come i consigli per l’uso del PC), recensioni e racconti d’autore. La linea editoriale, però, cercherà di esser sempre la medesima: territorio, ambiente, realtà locali (con pagine dedicate al singolo paese), cultura. L’obiettivo? Estendere i propri confini, informare su aspetti territoriali spesso tralasciati dai media ufficiali e creare un canale di comunicazione e conoscenze tra comuni vicini che di frequente non vanno al di là delle proprie mura. Tutto ciò anche per rendere accessibile quel tipo d’informazione caratteristica della rete, non sempre fruibile nei nostri paesi (per difficoltà strutturali e/o di alfabetizzazione informatica). Per questo il Cingolo sarà sempre alla ricerca di collaboratori e di chiunque voglia farsi contagiare dal virus dell’informazione e della cultura. Antonino Dolce
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