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MONTEODORISIO FESTA SAN MARCELLINO

Festa patronale

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FESTA DI SAN MARCELLINO I festeggiamenti in onore di San Marcellino, le cui reliquie si conservano nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, iniziano la mattina con la processione per le vie principali del paese, accompagnata dalla banda e si concludono in tarda serata con i tradizionali fuochi pirotecnici. L'atmosfera festiva, tuttavia, si respira già dalla settimana precedente quando si inizia a preparare il " Porcellato", un dolce tipico a forma di pagnotta di circa un chilo. I pani vengono depositati nella chiesa parrocchiale dove vengono benedetti e portati in processione. A conclusione della cerimonia vengono venduti ai fedeli. La ricetta è tenuta in gran segreto e coloro che si cimentano nella sua realizzazione non riescono mai a riprodurne il sapore originale. Il pane viene consumato anche intinto nel vino cotto, soprattutto dai più anziani, che tendono a conservare la tradizione. Cenni sulla vita di San Marcellino Giovanissimo prete si recò a Roma nell'era dei Martiri (295-305) ove per la sua fervente predicazione fu fatto imprigionare dal Prefetto Sereno. In carcere s. Marcellino si unì con s. Pietro l'esorcista ed insieme seguitarono più che mai ferventi a confortare alla nuova fede numerosi cristiani e vi convertivano gli stessi carcerieri. S. Marcellino rifiuta di bruciare i piccoli grani d'incenso di fronte alla statua dell'imperatore, ma obietta che proprio chi crede in Gesù cristo è prosciolto da ogni colpa. Allora la legge romana esplica i suoi rigori: Marcellino e Pietro sono percossi, anzi il sacerdote sarà rinchiuso nudo in un carcere oscuro, il cui pavimento sarà cosparso di vetri tagliuzzati. Ma dopo che anche il carceriere e la sua famiglia sono stati processati e lapidati sulla via Aurelia, Sereno ordina che i due siano condotti di notte nella Silva Nigra, così detta per l'intrico del suo fogliame. È là furono decollati, il genere di morte riservato ai martiri di nobile condizione; ma prima i due vollero con le loro stesse mani liberare il terreno dalle spine, pi, scambiatisi il bacio di pace porsero il collo al carnefice, e pregando morirono. Le reliquie dei martiri furono traslate in Germania a Seligenstadt, e poi con Breve Apostolico a Monteodorisio.
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