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PIPERS @ BEAT CAFE

brit-pop | alternative

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BEAT CAFE V.le E.Berlinguer San Salvo Marina sabato 18 dicembre 2010 ore 22.00 I “PIPERS” sono una indie band che trova i propri riferimenti nel british pop degli anni 90 e nel successivo new acoustic movement inglese. Si formano all’inizio del 2007 e dopo le prime produzioni vengono notati dall’etichetta inglese Matchbox Recordings (nel roster Shaun Ryder degli Happy Mondays) che sceglie di inserire la canzone “Tonight Goodbye” nella doppia compilation The Big Indie Comeback vol 3, il brano viene ruotato anche sulle frequenze di Xfm Manchester, grazie a Clint Boon degli Inspiral Carpets. Nel 2008 i Pipers, personalmente scelti da Tim Burgess, supportano la band “The Charlatans” a Milano e Modena, ad aprile tornano a Milano come supporting act di Ian Brown e a maggio partecipano al noto festival “Sound City” di Liverpool. Sempre lo stesso anno tornano nella terra dei Beatles per alcuni importanti shows come il “Matthew Street Festival” e “Creamfields” (Streetwaves Stage) registrando tra l’altro un nuovo brano agli Elevator Studios (The Zutons, The Coral), la canzone si chiama “Photograph” e viene inserita nella compilation di Streetwaves. All'inizio del 2010 esce il primo album della band intitolato "No One But Us", su etichetta indipendente “Materia Principale”, prodotto da Matteo Cantaluppi e masterizzato a Londra da Bunt Stafford Clark (Embrace, Suede, Doves, Elbow, British Sea Power & Graham Coxon). “l'essere in questo momento i più citati e solidi esponenti della scena nazionale assicura ai Pipers non solo l'attenzione giusta, ma un posto in prima fila quando il britpop tornerà in cima alle classifiche ed è solo una questione di tempo; se poi siete cresciuti a pane e Oasis, Starsailor, Stereophonics, Pulp etc in "No One But Us" c'è solo che da sbizzarrirsi.” (Troublezine) “La forza del gruppo risiede principalmente in un repertorio di buone (e spesso ottime) canzoni, arrangiate in maniera vibrante e cristallina, con efficaci inserti d’archi (dall’inevitabile profumo beatlesiano) e lunghe teorie di chitarre jingle jangle che si intrecciano incorniciando ritornelli felicissimi, in pari misura rasserenanti e melanconici.” (Ondarock) “La cosa difficile, quando si vuol fare musica pop riferita ad un certo periodo particolare, è risultare credibili. I Pipers fanno brit-pop. E lo fanno molto bene.” (Il Mucchio)
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