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Peppin' lu carabbnir'

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Dopo quindici anni che non c’è più, il suo volto sempre sorridente e i suoi modi gentili fanno ancora parlare di lui: Giuseppe Gravina  meglio conosciuto con l’amichevole soprannome di Peppin’ lu carabbnir’, dopo molti anni rimane ancora vivo nei ricordi di tanti sansalvesi.

Originario di Rignano Garganico, un piccolo paese della Puglia, all’età di 16 anni si arruolò nell’Arma dei Carabinieri e, dopo vari spostamenti, arrivò a San Salvo nel 1966, insieme a sua moglie Lucia e al suo primogenito Nicola. Dopo un anno dal suo trasferimento, arrivò la sua prima figlia femmina, Maria, e a quarant’anni, il suo ultimo figlio, Massimiliano.

Un uomo sempre ligio al dovere, Giuseppe era un persona di buon cuore, sempre pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno senza tirarsi mai indietro.
In molti lo ricordano tutt’ora per la sua grande gentilezza e disponibilità, per il sorriso che caratterizzava ogni sua giornata e soprattutto per la sua forza d’animo e la sua grande voglia di vivere.

Non c’è persona che l’abbia conosciuto e che non ha un piacevole ricordo di lui.

“Peppino era un carabiniere di altri tempi”, dicono molte persone che lo conoscevano, “un uomo buono, che sapeva farsi amare e rispettare”.

Questo è il ricordo di una persona semplice, che con la sua umiltà e il suo amore, ha lasciato un segno nella nostra città e in quanti gli hanno voluto bene.

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