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Il Biotopo Costiero di San Salvo

Intervista a Stefano Taglioli ambientalista e Guardia venatoria WWF

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Nasce, probabilmente, da una semplice passeggiata di alcuni attivisti del WWF con Fabio Conti botanico dell'Università di Camerino ( primavera 1998 ). Osservammo, nella zona dove oggi c'è il Biotopo ed in altre limitrofe, alcune piante ormai rare per il litorale abruzzese ed alcuni insoliti uccelli di passo ( cavaliere d'italia, vocette, piovanelli ). Da lì nasce l'idea di proporre al Comune di San Salvo una qualche forma di tutela: ricordo che il WWF inoltrò una lettera ufficiale all'allora Sindaco On. Arnaldo Mariotti trovando terreno fertile nell'amministrazione cittadina, che a distanza di poco tempo concretizzò la forma di tutela in un biotopo costiero affidato alla gestione dell'INFA ( Istituto Nazionale Forestazione Ambientale ).

Ha un valore enorme, perché il conservare e ricostruire, laddove è necessario, un ambiente dunale significa offrire alla vista dei più giovani la testimonianza di com'erano le spiagge del nostro Adriatico. 
Dal punto di vista naturalistico l'operazione è parimenti importantissima in quanto si tratta dell'unico progetto del genere in Italia che ben potrà essere un laboratorio per la ricostruzione e la conservazione di altri ambienti dunali. Ci sono poi aspetti più pratici legati alla conservazione e reintroduzione di alcune piante dunali ( ad esempio il giglio di mare ) oltrechè legati alla osservazione, intorno agli stagni retrodunali, di specie di uccelli insolite ed interessanti ( oltre quelle già citate sono presenti: fratino, sgarzaciuffetto, tarabusino, la pettegola ). Inoltre gli stagni retrodunali sono un luogo idoneo al rilascio in libertà di testuggini palustri che nel territorio sansalvese trovano uno degli ultimi siti in Abruzzo.

Il biotopo amplia e completa l'offerta turistica di San Salvo: si ha la possibilità di accedere al cento visite ( sulla spiaggia ) e all'orto botanico ( nei pressi dell ss.16 ), la possibilità di fare bird watching e comunque di godere di un tratto di spiaggia incontaminato. 
Non bisogna poi dimenticare l'aspetto educativo sia per i turisti sia per le scuole che nel biotopo possono trovare un'occasione importante di conoscenza dell'ambiente dunale con le sue specie animali e vegetali.

Hanno un ruolo fondamentale in quanto le dune sono il baluardo fondamentale contro l'erosione della costa. Laddove l'ambiente dunale non esiste, se non ci sono altre condizioni particolari protettive, la costa viene erosa dal mare che avanza con danni anche turistici evidenti e grandi spese per rimediare con le barriere frangiflutto.

E' auspicabile ed è necessario perché l'ambiente dunale di San Salvo e Vasto è un unicum ambientale; una risorsa naturalistica e turistica enorme che non ha eguali in Abruzzo. Immaginate un percorso naturalistico che unisca il Biotopo costiero di San Salvo Marina, l'ambiente dunale di Vasto Marina con la riserva di Punta Aderci ( passando per le scogliere vastesi ): chi non vede in questo la più importante risorsa turistico-economica è veramente miope ! Bisogna crederci e bisogna far funzionare le aree protette come sta funzionando il Biotopo costiero di San Salvo Marina. 

Grazie 

Foto di Gino Bracciale

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