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Percorsi Ricreativi e Culturali

Un ipotetico viaggio da San Salvo alle ricchezze di Abruzzo e Molise

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La posizione geografica di San Salvo (fascia centrale adriatica) permette di raggiungere agevolmente tutte le località del centro nord e centro sud della penisola: Roma e Napoli, quindi, ma anche le vicine Marche (Ascolano e Maceratese), la vicina Umbria (grazie al tunnel di Arquata del Tronto, Norcia e Cascia si sono notevolmente avvicinate), tutto il Lazio centro meridionale, la Campania centro settentrionale, la Basilicata (zona del monte Vulture), la vicina Puglia e quello scrigno di bellezze artistiche e naturali che è il Gargano. Ad esse vanno aggiunte, naturalmente, l'Abruzzo e il Molise, due regioni tra le quali San Salvo funge da cerniera. Si può spaziare da Sud a Nord senza trascurare l'Ovest.

Un ipotetico viaggio ricreativo-culturale potrebbe iniziare da Termoli. Tappa obbligata è il ''Borgo Vecchio'' dominato dal quadrilatero castello di Federico II (1247) e impreziosito dalla cattedrale (S.Basso), uno dei monumenti più importanti del Molise. Suggestiva, dal borgo, è la vista sul mare e sull'attivo porto, punto di partenza per un'interessantissima ed irrinunciabile escursione all'arcipelago delle isole Tremiti, le cui acque rappresentano il paradiso per i sub e le due isole maggiori, San Nicola e San Domino, una meta in cui rivivere il mito di Diomede.  
Tornati a Termoli (da cui, in certe serate d'Estate è possibile ammirare panorami mozzafiato che offrono, all'incredulo spettatore, in un unico scenario, la Maiella e il Gran Sasso, i monti Sibillini ed addirittura il Conero), si può riprendere il viaggio in direzione di Larino dove è possibile ammirare l'ara frentana e l'anfiteatro dell'antica Larinum e, nella parte medioevale, la bellissima cattedrale che fa il paio con quella di Termoli.  
La fondovalle del Biferno, che stiamo percorrendo, ci porta, oltrepassando Campobasso e la sella di Vinchiaturo, ad Altilia dove ci aspettano i ruderi suggestivi della romana Saepinum, raro esempio di sito archeologico dove convivono testimonianze del passato e attuale vita quotidiana. 
Da Saepinum ci lasciamo alle spalle il Matese e ci dirigiamo ad Isernia, dove risaliremo il Cardo Massimo romano fino alla cattedrale e poi ammireremo la medioevale'' Fontana della Fraterna''. 
La fondovalle del Trigno, che imbocchiamo per tornare a S.Salvo, evoca fatti che si perdono nella notte dei tempi (L'accampamento dell'Homo Aeserniensis vanta la bellezza di 700.000 anni) e storie, diciamo così, più vicine a noi: sono quelle dei Sanniti che a Pietrabbondante hanno edificato il loro più importante sito religioso e a Schiavi d'Abruzzo due templi di rara bellezza. Agnone, con le sue chiese che le hanno valso l'appellativo di Atene del Sannio, è ad una manciata di chilometri. 
Noi continuiamo la discesa della fondovalle lasciando a destra Trivento, arroccata a 683m slm., al sommo di un colle dominante la valle (un'incredibile scalinata di 200 scalini e varie testimonianze archeologiche valgono senz'altro una visita della cittadina), e arriviamo alla Badia santuario di S. Maria di Canneto che, data l'estrema vicinanza, è meta di frequenti escursioni religioso - ricreative dei Sansalvesi.  
Il viaggio a Sud Ovest di S.Salvo si conclude con gli ultimi chilometri della SS 650, meglio nota come ''Trignina'' Se da S.Salvo si va a Nord, c'è subito da fermarsi a Vasto, l'antica Histonium. Bella nei suoi palazzi, piazze, chiese e parchi archeologici, la città si specchia nelle acque del mare Adriatico dall'alto del colle che domina un panorama infinito. 
Si prosegue superando Casalbordino e il suo frequentatissimo santuario e raggiungendo la stupenda abbazia di San Giovanni in Venere, in territorio di Fossacesia. 
Lanciano (l'antica Anxanum) è a due passi. Il ponte di Diocleziano, possente costruzione che regge addirittura una bellissima basilica, la Piazza Plebiscito, punto di arrivo e partenza per i quattro rioni che compongono il borgo medioevale, la chiesa del Miracolo Eucaristico, il portale di Santa Maria Maggiore sono motivi validissimi per una visita.  
Scendiamo nella valle del Sangro e prendiamo la via per Castel di Sangro. A destra ed a sinistra paesi grandi e piccoli. Atessa, vivacissima nell'attualità ed unica nel mito: vanta addirittura un drago che teneva separate Ate e Tixe, ma poi San Leucio. 
Il Monte Pallano, alle sue spalle, non ha del tutto rivelato le origini delle sue mura megalitiche, Casoli, alta su un colle che si staglia di fronte alla Maiella (la grande madre Maia), Bomba, patria di storici e letterati, ed il suo lago, Villa Santa Maria, patria dei cuochi, Castel di Sangro: crocevia per il Parco Nazionale d'Abruzzo e per l'altipiano delle Cinque Miglia. Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso, oltre al bellissimo Bosco di Sant'Antonio, valgono una salita sull'altipiano.  
Ridiscesi a Castel di Sangro si prosegue per Alfedena, porta meridionale del Parco. Subito dopo: Barrea e il suo lago, stupendi in un contesto da applausi. Villetta Barrea, Civitella Alfedena, la Camosciara, Opi e Pescasseroli sono tappe irrinunciabili per la conoscenza del Parco. Da Villetta Barrea una deviazione porta a Scanno ed al suo bellissimo lago, unico naturale in Abruzzo.  
Una rivelazione è Scanno: paese bellissimo e ricco di tradizioni. Si prosegue lungo la gola del Sagittario ( aspra ma bella, ispiratrice di D'Annunzio per '' La Fiaccola sotto il moggio'') e si arriva nella Valle Peligna dove, regina incontrastata del centro Abruzzo, è Sulmona.  
Si prosegue in direzione Pescara ed ecco Chieti, alta su un colle alla nostra destra. Saliamo. Scopriamo una città ricca di bei palazzi e di vestigia romane (tempietti romani e parco archeologico della Civitella) e belle chiese (tra tutte, quella dedicata a San Giustino). 
Lasciamo Chieti e ci dirigiamo a Guardiagrele. Origini mitiche, sembra che i suoi abitanti erano dediti al culto del Dio Sole, contesto ambientale, chiese e tradizioni fanno di questa cittadina, stupendamente descritta da D'Annunzio nel '' Trionfo della morte'' e che vanta figli illustri nel campo della musica e della poesia, una vera e propria '' Reginetta di bellezza''.  
Da Guardiagrele si può arrivare ad Ortona, patria di Francesco Paolo Tosti, e da qui, percorrendo la statale 16 Adriatica, rientrare a San Salvo.  

Sono, quelli illustrati, solo due dei tanti itinerari che si possono percorrere partendo da San Salvo. Sono limitati alle provincie di Campobasso, Isernia, L'Aquila, Chieti. 
Si può, volendolo, arrivare oltre e toccare Pescara, Teramo, il Gran Sasso, la vetta più alta dell'Appennino, nei suoi due versanti (Teramano ed Aquilano), raggiungere l'Aquila, capoluogo di regione, la città più bella, dal punto di vista architettonico, della regione.

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