Il campo in questione, situato all'altezza dell'attuale via Socrate, prendeva il nome dalla estirpata pianta di pero che vi risiedeva giusto nel mezzo. I ragazzi sansalvesi con le loro forze e con mezzi di fortuna fecero tutto il lavoro, tagliarono l'albero come bravi boscaioli e portarono la legna all'ignaro proprietario del terreno, Don Mario Artese. La reazione di questi non fu certo di approvazione e le minacce di adire le vie legali non ebbero seguito per il solo fatto che nell'allegra brigata v'erano ben due parenti dello stesso Don Mario. E fu così che, superate queste non lievi difficoltà si potè giocare al calcio in uno spazio che assomigliava ad un campo sportivo, correva l'anno 1950. La fotografia di cui sopra si riferisce ad una partita amichevole in cui si affrontarono la compagine sansalvese e quella proveniente da Cupello; il risultato finale fu di una rete a zero per i sansalvesi.