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LA FINANZA ROSSA

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La ns. città è diventata tale a seguito dell'avvento dell'industrializzazione degli anni '60, portandosi da 3000 a 18000 abitanti. Tutta la fase dello sviluppo industriale e conseguenzialmente infrastrutturale e demografico è stata amministrativamente e politicamente gestita dalla Democrazia Cristiana, guidata dal compianto on. Vitale Artese, della cui azione storico - politica ci occuperemo a parte. Alla fine degli anni ottanta, e cioè a sviluppo oramai consolidato ed acclarato, al potere sono stati chiamati i comunisti (poi P.D.S e D.S.), guidati dall'on. Arnaldo Mariotti, sindaco quasi ininterrottamente dal 1986 al 2001, oggi Deputato al Parlamento. Anche dell'azione politica di quest'ultimo ci occuperemo a parte, ma è della incidenza della sua politica sul piano economico che ci interessiamo ora. Diciamolo francamente: prima della leadership di Mariotti, il P.C.I. era si un partito di massa, a S. Salvo, ma essenzialmente diretto e votato da operai e contadini, con qualche punta tra l'artigianato produttivo. In quel periodo, l'unico fiore all'occhiello in mano a un dirigente comunista, fervido ed autorevole oppositore in un epoca in cui si opponevano solo i coraggiosi, era l'agenzia Unipol di Donato Di Rito. Le stesse due cooperative agricole, pure fondate con il contributo determinante del P.C.I. e dell'allora deputato, l'avv. Tommaso Perantuono di Tollo, erano gestite da uomini non di stretta militanza, se non addirittura ostili e controllati dagli avversari, anche se vi era una forte presenza organizzata (sindacalmente e burocraticamente) tra i contadini da parte dell'allora Alleanza contadina (poi Confconsumatori e C.I.A). Il leader della stessa, l'infaticabile e dinamico Peppino Torricella, viene già nel'80 eletto Consigliere alla Provincia. Tutto il resto della economia cittadina, da quella piccola alla medio -grande era schierata dall'altra parte. Con il nuovo gruppo dirigente che esprime lo stesso Mariotti alla Regione (1980), quindi ben prima di conquistare il Comune, inizia il lento ed inesorabile cammino verso le economie e la finanza locali. · Vitale del Casale, professore e dirigente comunista, diventa Presidente della Cooperativa di via Gargheta; · Gabriele Marchese, che dal basso ha percorso tutta la carriera politica e amministrativa tanto che oggi è il Sindaco della Città, diventa Segretario della C.N.A (Artiginato), costruendola ex novo; · Tonino Di Nardo e Vitale Benito, conosciuti e riconosciuti come commercianti del P.C.I., assumono la leadership della Confesercenti. Sia la sede della C.N.A. che la Confesercenti vanno in affitto in locali prestigiosi siti in un edificio da poco costruito dal Sindaco D.C., Tomeo, sito al centro, quasi a dimostrare la nuova e visibile presenza del ceto medio comunista organizzatosi in Città; · Una sede distaccata della C.G.I.L. di Vasto viene aperta ed affidata all'anziano leader Luigi Ruggieri e, quasi contestualmente, il dott. Mario Codagnone, sociologo e già segretario sezionale, diventa funzionario del predetto sindacato; · La C.N.A. promuove il consorzio I.C.E.A. anche senza poi assumerne il controllo, ma riuscendo a candidare ed eleggere alla C.P.A. un artigiano non schierato, ma molto conosciuto, Gino del Casale; · La Confesercenti promuove il Consorzio Intercom, che sta ora realizzando il primo centro commerciale; · Il Comune, diventato di sinistra - sinistra, insieme alle predette associazioni, promuove l'attivazione della Banca del Credito Cooperativo anche a S. Salvo, sotto l'esperta ed autorevolissima guida di Nicola Valentini, già sindaco a Mafalda e consigliere regionale comunista. Oggi la banca è un soggetto importante in Città e tiene la tesoreria comunale, ha comprato, per trasferirvisi, l'immobile della Cooperativa S. Vitale. Quest'ultima, già legata alla D.C., nel frattempo è stata calamitata da quella di V. Gargheta, si è fusa per incorporazione, sotto la presidenza del predetto Giuseppe Torricella; · La figlia del ricordato presidente della banca diventa responsabile di una primaria agenzia interinale in Città; · Renzo Pagliai, già segretario provinciale del P.C.I., candidato alla provincia per i D.S., entra con la sua cooperativa futura nella gestione dei servizi sociali, affidandosi alla signora Giuliana Trivilini, collaudata esponente dello stesso Partito; · Figura nuove di professionisti emergenti, come i Dottori Andrea Antenucci (consulente del lavoro), Oreste Ciavatta (commercialista e manager della O.P.S.), Agostino Monteferrante (architetto) si affermano e colmano vuoti in categorie sconosciute per la sinistra. · Un nutrito gruppo di militanti, tra cui Giovanni Ferrilli entrano con mansioni dirigenziali in una cooperativa edilizia. Si tenga conto che prima di questa esperienza erano stati i soli socialisti a promuovere la coop. Turati. · Mariotti stesso, con la sua autorevolezza di Sindaco, mantiene i rapporti con le grandi industrie e propri dirigenti. Come si vede, in un decennio, uomini giusti vengono piazzati ai posti giusti, una nuova classe imprenditoriale, saggiamente guidata, si piazza nei gangli vitali, la maggior parte dei settori strategici vengono occupati. Dall'artigianato al commercio, dai servizi alle professioni, consolidandosi tra le classi lavoratrici, in cui storicamente erano già presenti, gli uomini di Mariotti offrono la loro disponibilità umana e professionale...tutto ciò funziona e crea consenso, anche politico. Ovviamente questi uomini sono portatori di loro valori, nel bene e nel male. Ma anche quando si contesta la loro fastidiosa egemonia, si deve riconoscere che lavorano per affermare un'idea di cooperazione che certamente è nuova in questa cittadina. Al di là dei risultati professionali, che sono legati a tanti fattori e confermando noi tutta la critica politica per il pianificato e tentacolare percorso, sopra evidenziato, la nuova finanza rossa in Città è un evento destinato ad agire e presenziare a lungo nella storia economica sansalvese.
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