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Industria e paesaggio

Prospettive di valorizzazione del territorio

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''Correndo in macchina tra Limena a Cadoneghe, in coda sulla Statale del Santo, entrando a Rovigo o andando da Montebelluna a Vittorio Veneto ci scontriamo con consolidata realtà industriali in trasformazione. In un territorio ormai non più agricolo ma post-industriale, chiamato città diffusa, dove la dispersione nel territorio era stata una caratteristica peculiare dell'impresa del Nord Est, la compresenza dell'abitazione dell'imprenditore e delle strutture produttive era alla base dell'azienda. Il bisogno di maggiori spazi per l'impresa, o di una residenza più confortevole per i vecchi proprietari o i loro figli, spinge verso il definitivo abbandono del legame casa-fabbrica-campi. Il moderno management impone, inoltre, nuovi bisogni come quello della creazione di una immagine, di una più chiara identità tra efficienza produttiva e consistenza fisica dello stabilimento, piccolo o grande che sia. Attraverso i finestrini della nostra autovettura con l'aria condizionata, la musica di una tuonante radio locale e i mille confort del nostro abitacolo, possiamo assistere ad una più lunga sequenza di piccoli e grandi capannoni pieni di timpani triangolari e tettoie in plexiglas e metallo, trompe-l'oeil e improbabili fiorire di calcestruzzo, grandi campiture di rosa o giallo oppure le sempre più gettonate facciate a specchio, che riflettono un mondo di camion, parcheggi e bidoni per la raccolta differenziata. Vittime di professionisti improvvisati o poco attenti al grande dibattito internazionale sulla qualità delle architetture industriale contemporanea, le periferie diventano estesissime Gardaland, luoghi dove tutto sembra lecito. La crisi e però più che percepibile. La si attraversa come quella nebbia fitta che avvolge tutto e che non ti dà più prospettive. Affittasi, vendesi, cedesi. Capannoni nuovi vuoti, capannoni vecchi che vengono rasi al suolo e lasciano posto a villette a schiera anche queste rosa e gialle. Nel Nord Est le grandi imprese stanno spostando tutte le loro attività. Cina, Romania, Filippine. La grande produzione ormai non è più qui e le piccole fabbriche dell'indotto? Chiudono e se possono, vendono l'aria per fare casette. Casette tra i capannoni, casette sulle statali, casette su i margini delle zone industriali, casette. I valore immobiliare e così alto che è diventato un business.
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