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GIOVANI TALENTI SANSALVESI CRESCONO

PAOLO DONGU. STORIE DI UOMINI E DONNE INCONTRATI LUNGO LA STRADA

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“Questo mio piccolo spazio, vuole essere la capanna dove con i miei lavori racconto della vita e delle storie di uomini e donne incontrati così... lungo la Strada”. - Paolo Dongu -

Una galleria di immagini raffiguranti uomini e donne di ogni età, una galleria di esseri umani catturati dall’artista in particolari momenti e raffigurati con particolari espressioni. La stanchezza nel volto di una donna dai capelli rossi che si tiene la testa con la mano nel quadro ‘Tired’, la rabbia nel volto di uomo che urla in ‘Vucciria’, il gioco nel volto di un bambino in ‘Aspetta’. La figura umana come strumento attraverso il quale l’artista può rappresentare i suoi stati d’animo e raccontare le storie che fanno parte del suo bagaglio di esperienze. Questa la pittura vista ed interpretata da Paolo Dongu, un artista garbato ed elegante, nato a Chivasso nel 1967 ma cittadino sansalvese. Un amore quello per l’arte esploso per caso quando appena diciottenne, con studi tecnici alle spalle, partito per il servizio di leva un suo collega gli fa scoprire la passione per la pittura e la fotografia. Una passione che si trasforma in un vera e propria pratica a 21 anni in corrispondenza dell’ingresso di Paolo nel mondo del lavoro. Dipingere diventa allora una necessità, un modo per sfuggire a una realtà ripetitiva e che crea difficili possibilità di aggregazione. Osservando prima e approfondendo le nozioni di pittura che gli provenivano da libri e riproduzioni, sperimentando e studiando le tecniche del passato è riuscito a perfezionare quello che ora è il proprio stile. La sua arte segue un ordine stabilito. La cosa più importante nella realizzazione di un dipinto è la sua concezione: l’idea deve essere chiara già prima di iniziare. In seguito, in poche ore sarà riconoscibile la struttura di base, saranno individuati composizione e colori. L’artista prende in esame altre possibilità, ciò che lui definisce la fase riflessiva che segue il primo atto esplosivo, in cui correggere la composizione fino a raggiungere l’equilibrio tra linee e colori, ad olio, impresse poi su tela. Se all’inizio del suo percorso artistico troviamo paesaggi naturalistici, da circa sette anni il suo interesse è rivolto esclusivamente al “soggetto umano” perché come dice Paolo: “Dipingendo gli altri riesco ad approfondire meglio me stesso”. I suoi dipinti si collocano nella realtà riproducendola. La sua aspirazione a plasmare, il suo ideale estetico, ruota intorno a forme e volumi, a uno stile che gli permette di dare espressione alla sua visione. Ed è una visione della realtà sofferta quella che appare dai volti e dai corpi dei protagonisti delle sue tele rappresentata però con estrema discrezione. Una discrezionalità data dalla rotondità delle forme i dai colori caldi con cui sono dipinte le tele fino a dare leggerezza e speranza alla sofferenza rappresentata. Per saperne di più su Paolo Dongu e per vedere le sue opere:
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