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Anna Maria Verzino, pescatore

Ha 72 anni Anna Maria Verzino e da 67 fa il pescatore

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La piccola imbarcazione di legno viene ormeggiata prima che il sole diventi una palla di fuoco. Lei, nascosta in un impermeabile giallo, lascia il timone e – assieme ai “suoi” uomini – tira le funi per assicurare il natante a riva. Poi agguanta manate di pesce: sogliole, canocchie, cefali, seppie, mormore… “Non è molto, ma è quanto basta”, afferma. Ha 72 anni Anna Maria Verzino e da 67 fa il pescatore. “Per vocazione”, puntualizza. Ha iniziato che era alta un palmo. “Avevo cinque anni – racconta – quando, con lo sguardo pesto da mesi di pianto, convinsi mio padre a portarmi in mare. Lo sentivo uscire all’alba: era scuro ancora, e d’improvviso, la cucina si animava. Mi alzavo e lo supplicavo. Per un po’ non c’è stato niente da fare: venivo riaccompagnata tra le lenzuola. Ma ad un certo punto, forse stanco delle mie lacrime, ha acconsentito. L’idea era di dissuadermi: pensavano, in casa, che, nella notte, messa lì, tra onde grosse e nere, mi sarei spaventata e avrei desistito. Invece…”. Da quella barca, che ricorda “con una vela chiara e l’effige di un cavaliere in sella”, non è più scesa. “Quel giorno, appena ha rischiarato, scrutando la piana d’acqua che mi circondava, mi sono soltanto chiesta: ‘Ma quanto è grande?’” “Il nonno – spiega – era un capostazione originario di Poggio Imperiale”. Ai primi del ‘900 è stato trasferito al casello di Casalbordino (Chieti), centro costiero tra i fiumi Osento e Sinello, con un’economia a carattere prevalentemente agricolo - fatta in particolare frutta, viti ed olive – e che attualmente sta conoscendo un crescente sviluppo turistico. “Successivamente anche mio padre, Donato, è entrato nelle Ferrovie. Ma quell’impiego non lo soddisfaceva. Aveva altri progetti: voleva mettersi in proprio. Nel ’34 si è sposato e si è licenziato. Con i soldi guadagnati e accantonati e le 3 mila lire portate in dote da mia madre Elena ha acquistato la prima barca. Con lui, in questo lido, è attecchita la tradizione della pesca. Che io ho deciso di portare avanti. A 14 anni mi ha affidato per la prima volta i remi: mi ha spedito tra i flutti, da sola. ‘Vai a ritirare le nasse delle seppie’, mi ha comandato. Non ho esitato. Ho riportato indietro quel che mi era stato chiesto, senza difficoltà. E’ stato un momento d’orgoglio. E di fierezza. E ho ottenuto, definitivamente, la sua “benedizione” per quella vita che avevo cercato: “Ti sei sposata col mare…”, ha sentenziato”. Mentre chiacchiera afferra un pugno di crostacei e sulla spiaggia di sabbia e dune di piccoli fiori bruciati dall’estate, di buon’ora, alcuni turisti le si avvicinano, infilando lo sguardo nelle ultime prede che boccheggiano: “A quanto?”. E scatta la trattativa al ribasso.
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