Sedimi Ferroviari Dismessi

P.Di Francesco
26/07/2004
.net Online
Condividi su:

Su invito della Federazione Italiana amici della Bicicletta, si diffonde il seguente comunicato stampa:  *SALVIAMO I TRACCIATI FERROVIARI DISMESSI TRASFORMANDOLI IN PERCORSI CICLOPEDONALI CHIUSI ALLE AUTO UNA RISORSA PER BAMBINI, PEDONI, CICLISTI, DISABILI E ANZIANI UN APPELLO A FERROVIE DELLO STATO, REGIONI ED ENTI LOCALI Sulla stampa nazionale iniziano a comparire i primi annunci relativi alle prossime aste per la vendità del patrimonio immobiliare delle FS. Oltre agli edifici, sono posti in vendita molti tratti di sedimi dismessi.  In altri paesi come Spagna, Belgio, Regno Unito, Danimarca e Canada, dove esiste una maggiore attenzione alla mobilità ciclopedonale, i sedimi ferroviari dismessi sono diventati ''vie verdi''. Vale a dire sono stati sottratti ad altri usi e trasformati in strade ad eslusivo uso di utenti non motorizzati: bambini, pedoni, ciclisti, disabili e anziani. I sedimi ferroviari dismessi sono particolarmente indicati per diventare percorsi ciclopedonali: sono fin dall'origine separati dal traffico motorizzato, quindi sicuri per pedoni e ciclisti, hanno una pendenza quasi nulla e generalmente attraversano luoghi ancora preservati dall'incuria dell'uomo.In Italia tra argini dei fiumi, tratturi, sentieri storici, sentieri di motagna e ferrovie dismesse, esistono migliaia di chilometri di ''vie verdi'' che potrebbero essere recuperati e restituiti alla libera fruizione ciclopedonale. Con benefici per la salute, l'ambiente e le economie locali.  In molte regioni italiane esistono tracciati ferroviari dismessi. I costi per la trasformazione in percorso ciclopedonale sono bassi esistendo già il sedime su cui realizzare l'intervento. Il problema maggiore è che il Gruppo Ferrovie dello Stato mette in vendita  a prezzi di mercato la sede ferroviaria. Per scongiurare che i sedimi ferrovieri dismessi siano venduti e trasformati in strade per le auto o altro, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta - Fiab onlus, insieme ad altre associazioni ambientaliste nazionali, ha costituito Co.Mo.Do., la Confederazione per la Mobilità Dolce.  Attraverso giornali e televisioni chiediamo a Gruppo Ferrovie dello Stato, Regioni ed Enti locali che si attivino affinchè anche in Italia i tracciati ferroviario dismessi vengano recuparati e trasformati in percorsi ciclopedonali chiusi alle auto.  Sarebbe una forte azione che ci avvicinerebbe all'Europa.* FIAB-Cicloammbiente San Salvo

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: