Un idraulico, un ex calciatore professionista oggi allenatore di calcio, un operaio e un imprenditore edile. Sono gli attuali impieghi dei quattro âespertiâ nominati dalla Provincia di Chieti in seno ai comitati di gestione degli Ambiti territoriali di caccia Vastese e Lancianese. Nelle scorse settimane gli organi interni degli Atc sono stati rinnovati. Per la nomina dei propri esperti la Provincia ha emanato addirittura un bando che prevedeva, tra i requisiti di partecipazione, anche di dimostrare di avere una âspecifica competenza tecnica o amministrativa per studi compiuti o per esperienze maturate presso aziende pubbliche o privateâ. Inoltre negli indirizzi votati e approvati dallâintero Consiglio provinciale si elencano i requisiti che i cosiddetti esperti devono avere per essere definiti tali. Testualmente âessere in possesso di una particolare competenza tecnica e amministrativa per studi compiuti attestati da specifico e attinente titolo di studioâ. Non è dato sapere se lâidraulico, lâallenatore di calcio, lâimprenditore edile e lâoperaio abbiano, a dispetto delle professioni svolte, delle effettive competenze specifiche in materia venatoria, né se magari abbiano prodotto un curriculum degli studi effettuati che ha giustificato la qualifica di esperto. Di sicuro câè solo che il presidente dellâente, Di Giuseppantonio, con proprio atto, ha nominato i quattro elevandoli al rango di esperti. Una scelta discrezionale, probabilmente politica. Nulla da obiettare sullâidentità dei presunti esperti, se non fosse per il fatto che a quel bando della Provincia hanno risposto anche altri aspiranti esperti, però dotati di titoli di studio come la laurea in materie ambientali e scientifiche, quindi con un curriculum professionale e di studi che lasciava ipotizzare lâeffettiva sussistenza di una âspecifica competenza tecnica o amministrativa per studi compiutiâ. La Provincia, o meglio il presidente Di Giuseppantonio, ha preferito loro altri nomi, con titoli di studio decisamente inferiori come il diploma o addirittura la licenza media. Stranezze che avvengono nel mondo venatorio del Chietino, ovviamente nel silenzio delle associazioni venatorie. Non è escluso, tuttavia, che la questione finisca a colpi di carte bollate e ricorsi e che lâintera vicenda si trasferisca dalla sede degli Atc nelle aule del Tribunale.