Nel centro storico di San Salvo primeggia un contesto commerciale con evidente impronta culturale, unico nel suo genere per gli antichi arredi fatti a mano dallâantenato ebanista del Cav. Uff. Leone Balduzzi, veterano dellâattività , nonno dellâattuale imprenditrice Valina DâAlessandro. La tipologia merceologica è vasta, originale, variegata, sempre reinventata ma soprattutto âimpregnataâ di tradizioni che ricordano la âputecheâ (la bottega) di una volta, quando nello stesso luogo câera, col bar, lâedicola di giornali, negozio dâalimentari, merceria e tessuti, dove il profumo della cannella, dellâammoniaca, del baccalà e dei confetti si mescolava a quello della naftalina e della preziosa fiandra. La crescita qualitativa e quantitativa della merce ha seguito un percorso generazionale, modificando lâidentità , sempre avanguardistica; dopo i tessuti, le confezioni, il pronto moda e le grandi firme, il âluogo delle meraviglieâ, come spesso viene definito, diminuendo i capi dâabbigliamento, ha arricchito lâassortimento di oggetti, accessori, curiosità inerenti a una vera e propria cultura demoetno-antrologica. Oggetti dei contadini e dei pastori, antiche ceramiche della Majella, stoffe tessute al telaio , abiti firmati dalla nostra creatività , borse di cuoio con lavorazione di antica concia che sprigionano il profumo del âsenza tempoâ sono impreziositi da quel valore aggiunto è âil connubio tra il commercio e la culturaâ, concretizzato dal collegamento del negozio con la âGiostra della Memoriaâ, spazi espositivi delle tradizioni popolari, fruttodi una lunga ricerca museale. Il nostro segmento di mercato così, per resistere alla concorrenza della grande distribuzione, segue una strada diversa e il passante non può fare a meno di fermarsi, quando, per esempio, nella vetrina vede âpascolareâ un intero gregge di centinaia di pecorelle (fatte di terracotta e lana) bianche e nere, apòtropaiche, cioè che allontanano il male e avvicinano le persone alla nostra cultura transumantica e dannunziana con la soddisfazione di aver speso un soldo di felicità . âPer curiosare⦠e non solo! Alla ricerca delle cose perdute, di quelle da perdere⦠e di quelle che non trovi più se non qui. Con il naso in su!!!â âUn sincero plauso alla fantasia, al coraggio, allâinventiva e allâamore per le cose e per le persone possedute dalla simpatia del luogo e di chi lo custodisceâ⦠non sono slogan pubblicitari di tecnici addetti, ma sincere considerazioni ed apprezzamenti, scritte sul nostro âQuaderno degli Ospitiâ, da persone cosmopolite che, dopo aver visitato il contesto sono consapevoli di trovarsi lontanoâ¦in un luogo fantastico, dove le memorie le rendono protagoniste, dove non si verifica un passaggio ma una sosta, dove la paura di non tornare le rende, non passeggere ma parti integranti di reciproche emozioni!