Fra meno di un mese â o probabilmente fra quasi due mesi, considerato il probabile turno di ballottaggio â la nuova amministrazione troverà su proprio tavolo diversi nodi da sbrogliare nel minor tempo possibile. Fra questi ci sarà la situazione dei rifiuti. Il livello della differenziata, grazie al sistema âporta a portaâ, è cresciuto negli ultimi anni (raggiungendo oltre il 64%), ma lâeffetto collaterale è visibile in tutte le periferie sansalvesi. La questione aveva innescato, proprio un anno fa, anche una polemica a distanza tra lâex-assessore allâambiente Nicola Sannino e il corrispettivo assessore cupellese Sante DâAlberto. Al centro della polemica lâabbandono dei rifiuti nelle contrade confinanti con il territorio amministrato da Pollutri (Montalfano soprattutto). Ma quello di Cupello non è il solo âconfineâ contaminato dallâabbandono indiscriminato di rifiuti di ogni sorta. Tutte le periferie sansalvesi ne sono invase: la zona industriale, la fine di via Ripalta, Ributtini ecc. I buoni risultati della differenziata, quindi, vanno di pari passo allâinciviltà e non riescono, però, a offuscarla. Il rischio, anzi, è che accada il contrario, che il degrado a opera di pochi ridimensioni i buoni livelli raggiunti grazie alla collaborazione della maggioranza delle famiglie sansalvesi. Controlli e sanzioni più rigidi, una sensibilizzazione maggiore o la rivisitazione di alcuni aspetti dellâattuale sistema di raccolta, diverse potrebbero essere le ricette, il primo passo, però, è non nascondere il problema. Nei giorni passati, intanto, su Facebook è comparsa una raccolta fotografica â che vi proponiamo di seguito â che testimonia lâattuale stato delle periferie cittadine. Il reportage fotografico è a cura di âSan Salvo da salvareâ.