à tempo di appendere il classico fiocco che accompagna i lieti eventi nella Riserva naturale di San Salvo Marina. Da pochi giorni sono venuti alla luce ben 15 esemplari di Emys Orbicularis, conosciuta come testuggine palustre europea. I nuovi arrivati attestano lâottimo stato di conservazione naturale della riserva. LâEmys è un indicatore biologico, molto suscettibile ai primi segnali di contaminazione e inquinamento del proprio habitat: significa che il progetto di riqualificazione ambientale, iniziato nel 2001, sta andando a buon fine. Lâarea fino ad allora era usata come parcheggio e discarica abusiva. Il progetto, sostenuto dallâamministrazione Mariotti, ha previsto sin da subito â dopo la bonifica dellâintera zona â la creazione dei diversi ambienti presenti in Abruzzo.
Oggi i visitatori possono passare dalla zona retrodunale a quella boschiva, incontrando le relative caratteristiche faunistiche e floreali. In questi giorni è possibile osservare le tartarughe ultime arrivate in prossimità di uno dei laghetti della riserva. Lo spettacolo, però, è destinato a un pubblico mattiniero e silenzioso. Solo alle prime ore del mattino, infatti, le 15 piccole testuggini palustri fanno capolino â rigorosamente in fila â sulla riva del laghetto per ricevere i primi raggi solari in grado di fortificare il loro guscio (carapace). Quando il sole diventa troppo forte tornano a ripararsi nel fitto canneto dello specchio dâacqua. Anche il più piccolo movimento scatena la ritirata di gruppo. Specie molto timida, lâEmys, rischia lâestinzione anche a causa del frequente abbandono nei corsi dâacqua dellâantagonista americana (Trachemys scripta), molto più aggressiva. Soddisfazione tra il personale della riserva. Poco tempo fa uno dei pochi esemplari adulti, posto in un recinto per essere ammirato dalle scolaresche in gita, fu rubato. Ora, i tanti bambini che visitano lâorto botanico, potranno nuovamente vedere da vicino la testuggine palustre europea.