âIl grido dâallarme lanciato dal presidente della provincia Enrico Di Giuseppantonio, anche in qualità di presidente dellâUnione delle Province Abruzzesi, sulla difficoltà a trovare risorse finanziarie per un efficace piano neve non ci lascia indifferenti. Il rischio che la provincia si troverà di fronte al rischio di chiuderle le strade piuttosto che pulirle e renderle transitabili è più mai che vero. La competenza della manutenzione delle strade, oltre che delle scuole ed il coordinamento in materia urbanistica, ambientale e di trasporto pubblico locale, saranno le funzioni ancora previste in capo alle nuove province dopo il processo di riordino. Lâinverno che verrà sarà un primo utile banco di prova concreta sul campo sempre che ce ne sarà data prova e conferma da governo e parlamento. (girano insistenti voci di scioglimenti anticipati er decreto dei consigli e giunte provinciali paragonati a luoghi non di gente eletta democraticamente dai cittadini ma di luoghiâ¦.infiltrati dalla malavita mafiosa come di recente è successo a Reggio Calabria!!! ). Ad ogni buon conto è utile lâappello fatto al prefetto, perché se ne faccia carico vero il governo solo dedito a tagli ingenerosi vero gli enti locali, ma anche lâente può trovare delle risorse finanziarie proprie recuperandole dalla notevole mole dei residui passivi iscritti in bilancio ed allo stato inutilizzabili. Da una nostra attenta ed approfondita verifica si potrebbe addirittura prevedere il superamento dello stato di pre â disseto in cui la provincia si trova da diversi anni e sulla cui natura molta responsabilità la porta lâattuale maggioranza di centro âdestra a guida udc. I primi risultati sulla verifica in corso dei residui attivi e passivi, a cura dellâapposita commissione tecnico â politica attivata allo scopo, oltre che fornire positive indicazioni su un recupero di somme da poter impegnare e spendere successivamente ha palesato anche qualche furba leggerezza, in termini di spesa allegra, di qualche importante assessore della giunta Di Giuseppantonio. Ovviamente se, nel frattempo, si desse corso a spendere presto e bene i fondi da anni pronti e disponibili nelle opere viarie ed infrastrutturali la nostra provincia, oltre che avere entrambi i requisiti dalla spending review, troverebbe solidarietà concreta tra sindaci, amministratori e cittadini nellâutile e necessario tentativo di sopravvivere a se stessa e non essere facile preda di chi la vuole facilmente veder soccombere alle prepotenze altrui.â