Potenziare l'offerta turistica del territorio, presentato ieri nel comune di San Salvo il progetto della Dmc

Presenti tanti operatori turistici del Vastese

Antonino Dolce
18/01/2013
Attualità
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«Una destinazione turistica con la spina dorsale nel mare e con gli arti che si estendono all’interno per fornire un’offerta completa». È stata presentata – ieri sera nella sala consiliare sansalvese – così l’iniziativa di alcuni operatori e attori del settore turistico del territorio, che mira alla costituzione di una Destination Management Company (Dmc). Presenti per l’occasione gli amministratori sansalvesi, il vicesindaco di Vasto, Antonio Spadaccini, e i primi cittadini di Cupello e Lentella, Angelo Pollutri e Carlo Moro, oltre a numerosi operatori della ricettività, ristorazione ecc. del Vastese.

La Dmc è un organismo di natura privatistica specializzata nella progettazione, realizzazione e gestione di attività, tour, trasporti, proposte commerciali di prodotto e di destinazione che la Regione intende finanziare con i fondi Par Fas 2007/2013.

A illustrare il progetto è stato l’ing. Michele Perrozzi: «Per costituire una Dmc sono necessari un capitale sociale di 100mila euro, un numero minimo di 40 operatori che hanno la propria attività ricadente in almeno 10 comuni di cui 6  contigui. Noi siamo già a buon punto. L’idea alla base dell’idea è ricalcare quello che madre natura ci ha dato. Riprendere il discorso della ‘Costa dei trabocchi’, della ‘Via verde’ con percorsi che si estendono a pettine all’interno. Da San Vito a San Salvo ci siamo, ma più adesioni arrivano e meglio è».

 

Per portare a compimento l’iniziativa è stata creata una società consortile che vede in prima linea – tra l’altro – i figli di alcuni imprenditori del turismo del Vastese. Una scelta, quella di mettere i giovani al centro del progetto, che Luciano De Nardellis (altro promotore che opera da Torino di Sangro a Vasto) commenta così: «Abbiamo puntato sui giovani perché hanno un’altra visione rispetto alla nostra derivante da un’altra generazione. Sono tutti laureati in settori che vanno dall’economia al turismo e sono molto motivati».
Il nome scelto per la società consortile è Oltre il Mare «non solo per indicare l’incommensurabile patrimonio dell’interno, ma anche perché nulla ci vieta di organizzare collegamenti con le coste dall’altra parte dell’Adriatico».

Le cifre snocciolate dai promotori rivelano un progetto già ben avviato. Sono già circa 100 gli operatori che hanno aderito di 18 diversi comuni (di cui 15 contigui). Di questi oltre la metà operano in strutture ricettive. «È stato un passaparola – racconta De Nardellis – che ha favorito l’adesione di tanti soci. L’obiettivo è aumentare il capitale sociale e coinvolgere i Comuni».

 

Quali sono i vantaggi per chi aderisce? Perrozzi lo spiega così: «Il vantaggio dell’adesione è vasto. Innanzitutto i prezzi dei servizi e delle forniture per gli operatori che saranno al costo. Il vantaggio maggiore però è far parte di un gruppo di centinaia di soci che avrà sicuramente il proprio peso. I progetti saranno condivisi e il costo per il singolo sarà minore. Basti pensare a un sistema di booking e prenotazione camere per tutta la Dmc. Inoltre, è bene sottolinearlo una iniziativa del genere è ideale per le piccole realtà come le nostre che non hanno la forza economica per sostenere alcuni progetti. Insieme è possibile fare massa critica e sostenere gli sforzi per realizzare idee altrimenti destinate a restare incompiute».

Attualmente manca l’adesione della parte pubblica. Si punta al coinvolgimento dei comuni per riuscire in una gestione organica del territorio sotto il profilo turistico. L’accenno è – ad esempio – a orari di stop alla musica condivisi e a un calendario degli eventi che eviti accavallamenti fra le diverse realtà.
Nicola Argirò – presidente della commissione regionale sul Turismo – ha ribadito l’impegno della Regione: «L’idea di finanziare questo tipo di iniziativa ha visto tutte le forze politiche unite. L’importante è avere una visione di territorio e non campanilistica».

A chiudere l’incontro la riflessione del sindaco, Tiziana Magnacca – «Non è opportunità, ma forse una necessità. Non possono clonare le nostre coste e le nostre montagne» – che lascia intravedere buone possibilità che il Comune di San Salvo aderisca alla Dmc.

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