Parole della lingua osca (25 secoli fa) ancora presenti nel dialetto salvanese

Ritrovati altri vocaboli osca

Michele Molino
01/06/2013
Attualità
Condividi su:

Nonostante siano passati circa 25 secoli, il dialetto sansalvese conserva ancora molti vocaboli della lingua Osca (lingua degli Osci e dei Sanniti).
Le cause che hanno concorso a questa sua conservazione sono molte: l’indole particolarmente conservatrice della stirpe Frentana, la configurazione della nostra zona arroccata su una collina, circondata da boschi impenetrabili e da acquitrini.
La lingua osca cominciò a declinare quando il dominio di Roma si estese sull’ intera penisola. Nel tardo medioevo, la parlata sansalvese ha subito qualche lieve modificazione.
Ecco alcune espressioni della lingua osca che resistono al logorio del tempo:
Tàte                     padre
Sciòsce               sorella
Zà                         zia
Mahàre               fattucchiere
Zzèrre                 caprone
Vàrre                   spranga
Trabbàccule       carro sgangherato
Ciarciàvai           ramo basso d’ulivo   
Virdàsche           qualità di fico
Pàttile       sottile sfoglia di pasta
Trùffile              contenitore di terracotta per vino
Tràgne               secchio
Zòca                  fune
Tròcchìle           mangiatoia per il maiale
Mandéle             tovaglia

La scrittura osca partiva da destra verso sinistra, non aveva lettere maiuscole e l’alfabeto era composto da 21 lettere.
 

 

FOTO: Guerriero sannita

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: