Si tratterebbe solo di un refuso. Giuseppe Rucci (segretario provinciale della Cgil) interviene sugli accordi riguardo il premio di partecipazione della Pilkington e smentisce che vi siano decisioni prese allâoscuro dei lavoratori.
«Il verbale â dichiara Rucci â è stato firmato lo stesso giorno dellâipotesi di accordo, ovvero il 5 giugno scorso. à assolutamente un errore di battitura comprensibile data la tarda ora in cui è finito lâincontro. Più che alimentare polemiche, spero che qualcuno apprezzi il risultato, considerato che la sua applicazione non era così scontata». Lâipotesi di accordo, inoltre, è affissa da subito dopo lâincontro in Confindustria nella bacheca centrale dello stabilimento.
Insomma, la data del 14 giugno è errata, ma â purtroppo â la riduzione dellâammontare no. Le 1.800 euro lorde citate nella parte iniziale del documento si riferiscono al premio del triennio precedente, di fatto congelato dopo le ultime difficoltà dellâazienda.
Il nuovo PdP (Premio di Partecipazione), che parte da aprile, risente pesantemente dellâandamento a marce ridotte della capacità produttiva scesa del 25% anche a causa dei contratti di solidarietà . Non è in discussione lâuso di tali ammortizzatori sociali â in grado di tamponare gli esuberi a differenza di quanto accade in altri Paesi europei â ma comprensibilmente il âlavorare meno, lavorare tuttiâ si ripercuote sulla produzione. Su questo punto Rucci dichiara: «Abbiamo cercato di non toccare la quota relativa alla presenza "spalmando" la riduzione sulle quote che riguardano la competitività a livello locale e globale».
Questi, quindi, i dettagli dell'ipotesi dell'accordo:
A. Redditività di Gruppo: 300 euro
B. Redditività e Competitività di sito: 650 euro
C. Presenza in azienda: 400 euro
I lavoratori saranno comunque chiamati con un referendum a decidere sullâipotesi di accordo. Il 17 e 18 giugno prossimo ci saranno le assemblee di fabbrica. Il 19, 20 e 21, invece, si voterà a scrutinio segreto.