Cominciano a farsi sentire nel San Salvo le assenze di Gancitano e Quaranta

Altro problema: la panchina corta

Michele Molino
13/11/2013
Sport
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Per fortuna  la situazione della classifica nella zona a ridosso del San Salvo è rimasta quasi inalterata.
Il San Salvo, domenica scorsa, stava opponendosi  abbastanza bene alla capolista San Nicolò, quando il guardalinee al 41’ del primo tempo  invece di sbandierare per posizione di Tarquini in fuorigioco, ha lasciato correre, tanto che  per l’attaccante sannicolese  è stato un gioco da ragazzi mettere il pallone alle spalle di Coccia. Inutili le proteste dei giocatori locali. L’arbitro Rangone si è recato personalmente  a  “sentire”  il  suo assistente, che  non ha cambiato metro di giudizio.  Il gol convalidato dal direttore di gara ha letteralmente stravolto  l’andamento della competizione. Infatti, per la squadra ospite,  la partita si è messa in discesa. Il San Nicolò ha dimostrato di essere tecnicamente superiore alla squadra dei  padroni di casa. Gli ospiti non hanno  sofferto  minimamente  per l’assenza di Iaboni  uno dei  giocatori di maggiore tecnica. Con il solito gioco di squadra basato sul collettivo e sullo spirito di gruppo ha lasciato poche possibilità alla squadra  biancazzurra di conquistare il pareggio. Il San Salvo ha tentato di contrattaccare con la forza fisica, ma non è bastata.  Una buona occasione per pareggiare, la squadra di casa l’ ha avuta al 9’ della ripresa: Cappelletti  effettua un preciso diagonale, il pallone passa  davanti a 3 giocatori biancazzurri, nessuno dei quali riesce  a dare la zampata finale. La formazione di Gallicchio ha risentito dell’assenza di Gancitano e Quaranta. Il recupero dei  due biancazzurri è ancora lontano. Un altro problema che assilla la squadra sansalvese,  è la panchina “cortissima”.  Infatti quando manca qualche titolare importante, la squadra sansalvese ne sente tutto il peso. Per fermare la capolista occorreva un San Salvo completo di tutti i suoi elementi migliori. Se poi ci mettiamo che Cappelletti e Sasso non erano in giornata di grazia, possiamo capire perché il San Salvo è stato sconfitto. Cappelletti ha toccato due o tre palloni, ma poi è sparito. Sasso ha buoni “piedi”, ma non la grinta necessaria per chiudere i varchi ai giocatori ospiti del San Nicolò.  Marinelli si è dannato l’anima per tutta la partita, ma ha ricevuto pochi rifornimenti. Vitiello è un lottatore instancabile, ma non è perfetto nei lanci.
Alla fine  del campionato restano da giocare 18 partite. Non è delitto grave, se il San Salvo ha perso contro la squadra più forte e più in forma del campionato. Purtroppo ai padroni di casa non è bastata la volontà e la forza fisica per pareggiare con i biancoblu. Domenica, la squadra del presidente Menicucci, affronterà in trasferta l’Acquaesapone. L’allenatore Claudio  Gallicchio difficilmente potrà mettere in campo undici giocatori. Infatti oltre agli squalificati Gancitano, Quaranta, Sabella e Di Pietro, ci sono tre giocatori a rischio di squalifica: Giuliano, Lapiccirella e Ramundo.  Speriamo che almeno uno dei tre giocatori riesca  a sfuggire  alla pesante mannaia del giudice sportivo.

 

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