Azione esecutiva contro Icea, Modulo e Turati

Incaricati gli avvocati D'Orsogna e Cieri

Orazio Di Stefano
21/02/2014
Attualità
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La Giunta comunale al completo (con l’assenza dell’assessore Angiolino Chiacchia, che, in quanto socio dell’Icea, è direttamente interessato) ha incaricato gli avvocati D’Orsogna e Cieri di “porre in essere gli atti e le attività giudiziarie occorrenti all’esazione forzata dei crediti”, vantati nei confronti dell’Icea e delle Cooperative Il Modulo e Turati.

L’atto in questione è stato assunto dalla Giunta lo scorso 13 febbraio e riprende quanto già deliberato in Consiglio comunale dalla maggioranza di centrodestra il 31 dicembre scorso, con l’astensione di San Salvo democratica e l’uscita dall’aula del Pd. In quella seduta si stabilì che l’Icea deve al Comune 4.014.616,98 (oltre Iva, trattandosi di impresa commerciale), il Modulo deve al Comune 296.364,20 e la Turati deve al Comune 361.946,08. E’ chiaro, però, che tanto l’Icea quanto la Turati non condividono le pretese del Comune (sappiamo che i rappresentanti di Icea e Turati non condividono, mentre non conosciamo ancora la posizione della Modulo) Se andassero in porto queste richieste, ovvero se gli avvocati dovessero fare le ingiunzioni (e trovare il giudici consenzienti), per i poveri operai delle Cooperative (che con tanti sacrifici sono riusciti a farsi una casetta) sarebbero drammi umani, oltre che finanziari. Infatti, tanto per fare un esempio, uno qualsiasi dei residenti alla Turati dovrebbe pagare 18.000 euro.

Non immaginiamo neanche pensare come la prenderanno le famiglie della Marina, quando si vedranno recapitare a casa la prima messa in mora (la solita raccomandata dell’avvocato), con cui si ingiunge loro il pagamento di 18.000 euro. Non esistendo più la Turati, le messe in mora e le eventuali citazioni saranno fatte a ciascuna famiglia ? In ogni caso, come è successo in casi simili o nelle vertenze per fallimenti, in cui famiglie intere sono incappati nei contenziosi civili, la questione avrà notevole risalto mediatico, a cui noi stessi contribuiremo. Per questo, invitiamo fin da ora per lunedì prossimo (in diretta da studio) gli interessati e tutte le forze politiche ad un nostro Chi c’è, c’è sulla questione. Sarà l’occasione per “preparare” moralmente quelle persone, che, altrimenti, si spaventerebbero troppo, nel vedersi improvvisamente in casa raccomandate verdi ed ufficiali giudiziari. L’esperienza di persone come l’ex presidente della Turati, Angelo Di Pierro (che ha già garantito la sua presenza in tv), servirà a tranquillizzare una trentina di ignare famiglie. Di queste ci preoccupiamo e del disagio cui saranno sottoposti, nel vedersi ingiungere il pagamento di migliaia e migliaia di euro, peraltro in un periodo di crisi economica. Con ciò non vogliamo dire che la pretesa di oltre 4.000.000 di euro fatta all’Icea sia meno preoccupante, per le stesse sorti aziendali. Ma sappiamo che il Consorzio è già attrezzato, avendo avvocati che seguono il contenzioso da anni ed anticipano loro le mosse della controparte. Insomma gli imprenditori conoscono i meccanismi giuridici, che un pover’uomo (che si è costruito la casa in cooperativa per risparmiare qualcosa) ignora. Per lunedì vorremmo la partecipazione alla nostra trasmissione anche degli edili. Non tanto per capire il contenzioso da un punto di vista storico (cosa che facemmo la volta precedente), ma soprattutto per individuare gli sbocchi della causa. La quale, comunque vada a finire, farà male alle casse dell’Ente, all’immagine commerciale di chi costruisce per vendere ed alla serenità di centinaia di nostri concittadini.

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