Chiacchierare con il sig. Felice Rossi è come leggere un libro di avventure: esperienze, luoghi e persone racchiuse in una sola vita.
Felice Rossi, classe 1933, nato a San Giovanni Lipioni, ha improntato la propria vita sulla âpassioneâ. âI miei genitori erano poveri, mio padre sordomuto e mia madre disabile: lavoravano duramente i campi e anche io da bambino e da adolescente ero impegnato con loro.
Le giornate erano faticose eppure lâorganetto, la mia prima grande passione, mi dava una gioia ed unâallegria immense. I miei vicini di casa avevano 4 figlie femmine e di notte, verso lâuna, i pretendenti venivano a suonare sotto il balcone per esprimere il loro interesse. Io ascoltavo estasiato quelle note, tanto da chiedere a mia madre di vendere qualche agnello e le uova per racimolare i soldi necessari allâacquisto dello strumento. Il costo era di 4/5 mila lire, una somma importante per quegli anni di miseria, gli anni â40/â45. Mia madre acconsentì e cosi di giorno zappavo e dissodavo la terra e la sera, sullâuscio di casa, mi esercitavo a suonare, passando anche un poâ per matto per chi mi vedeva ed ascoltava. Dopo qualche mese da autodidatta ero in grado di eseguire una suonata completa.
Così, in occasione delle serenate ero in grado di accompagnare i corteggiatori alla conquista delle loro dame. Ci muovevamo di notte, letteralmente in punta di piedi, senza fiatare, fino al balcone dellâamata e il suono dellâorganetto riempiva il paese. Se la donzella, tramite intermediari ovviamente, dato che tra ragazzi e ragazze non câera nessun tipo di contatto né fisico né verbale, aveva dimostrato di gradire lo spasimante, si eseguivano le cosiddette âtre suonate per amoreâ cioè valzer, polka e mazurca; se la ragazza era indecisa câerano le âdue suonate di passaggioâ e se la ragazza ma soprattutto i genitori che realmente decidevano rifiutavano il corteggiatore, si faceva âla suonata di dispettoâ e spesso dai balconi volavano giù mattoni e pietre! Le ragazze non si affacciavano mai: io stesso una volta, per vedere la mia futura moglie Angiolina, dovetti arrampicarmi pericolosamente su un olmo! Eppure il momento della serenata era magico, genuino, pulito, una vera dichiarazione dâamore e di impegno.
Oltre a suonare, crescendo, accompagnavo la musica con le parole e lâorganetto, insieme a mia moglie mi ha fatto compagnia per una vita intera. Ho viaggiato molto per lavoro prima e poi per diletto. Sin da ragazzo ero affascinato dagli autobus e quando, per guadagnare soldi ed aiutare la famiglia, andai a lavorare in Germania in miniera, decisi di prendere la patente di guida, unico a riuscirci tra i 300 italiani presenti a Walsum; dopo 6 anni da emigrante, rientrai a San Giovanni definitivamente e conseguii la patente per autobus presso lâautoscuola Trentino a Vasto. Così sviluppai unâaltra passione, quella della guida, prima come dipendente e poi inaugurando il servizio di trasporto da San Giovanni a Trivento per gli studenti e in seguito la linea Magneti Marelli e Siv per gli operai, cosa che mi permise, con massima commozione di conoscere papa Giovanni Paolo II durante la visita agli stabilimenti di San Salvo. Dallâ81 mi sono dedicato ai viaggi di gran turismo: ho visitato Francia, Spagna, Grecia, Olanda, Inghilterra, Australia, Stati Uniti, Cina, Egitto, Emirati arabi, e ovunque, suonando lâorganetto ho portato gioia e allegria.
Oggi, a 80 anni, sono completamente soddisfatto di me stesso, della mia famiglia e della vita professionale che ho condotto. Continuo a girare il mondo per il piacere di conoscere persone, luoghi, culture e lingue differenti, perché nonostante la mia quinta elementare ho fame di migliorarmi sempre.
Mi sono iscritto ad un corso di informatica allâ Università delle Tre età a San Salvo per imparare ad usare il pc, per essere al passo con i tempi e poter comunicare via mail con i miei nipoti, ho scritto un libro sulla mia storia e non mi fermo mai con la convinzione che bisogna fare quello che ci piace con onestà e rispetto. Da otto anni sono anche membro dellâassociazione culturale âGli amici delle tradizioni di San Salvoâ: siamo una decina di elementi e partecipiamo con gioia ed impegno a feste e ricorrenze come la rappresentazione della passione di Cristo, il carnevale, lu Sandâ Andonie nelle scuole, nelle chiese e nelle piazze, allietando i presenti con il suono degli strumenti dei tempi antichi, lu tric-trac, lu buche-buche e li racanelle e lâimmancabile organetto.
Sono un uomo molto attivo, sempre pronto a nuove sfide perché ogni progetto, ogni avventura allâinizio è dura ma chiunque può riuscire a fare ciò che desidera. Un sogno? Conoscere papa Bergoglio!â.