SCHIAVI DI ABRUZZO - Sono in via di ultimazione i lavori di riqualificazione e pavimentazione del centro storico del piccolo comune montano. Gli ultimi interventi, in ordine di tempo, sono quelli che hanno interessato piazza Vittorio Emanuele II, cioè quella antistante la chiesa parrocchiale, nella parte più antica del paese. La pavimentazione era già stata realizzata negli anni scorsi, con la posa in opera dei ''sampietrini'', ma aveva subito evidenti danni a causa delle intemperie e dei rigori invernali particolarmente intensi a Schiavi di Abruzzo, il tetto dell'Alto Vastese. Si è reso dunque indispensabile procedere alla sostituzione dei sampietrini, grazie all'impiego di alcuni finanziamenti regionali. Il risultato dei lavori, come era già avvenuto nel caso della piazzetta antistante il palazzo municipale, è apparentemente buono ed infatti è stato apprezzato dalla cittadinanza. Si dovrà procedere ora alla posa in opera, sempre in piazza Vittorio Emanuele II, di fari che dal suolo proietteranno fasci luminosi verso l'altro, creando un suggestivo scenario intorno alla chiesa madre intitolata a San Maurizio Martire. Proprio in considerazione dell'ormai imminente termine dei lavori, qualcuno in paese ha avanzato la proposta di chiudere al traffico la piazza, in modo da evitare un precoce danneggiamento alla bella pavimentazione appena realizzata. Spesso infatti la piazza è utilizzata per la sosta delle autovetture, soprattutto nel periodo estivo, e non è difficile imbattersi in macchie di olio fuoriuscite dai mezzi meccanici. Basterebbe posizionare all'ingresso della piazza un portafiori, di quelli solitamente usati per l'arredo urbano, o una panchina ad esempio, per risolvere facilmente il problema. Procedono invece con lentezza estenuante i lavori di sistemazione del locale monumento ai caduti, cominciati da diversi mesi e mai portati a compimento. In occasione delle celebrazioni per il 4 novembre, era parso di assistere ad una certa accelerazione nei lavori, ma si è trattato di interventi di scarsa entità , finalizzati a rendere possibile la commemorazione ai caduti limitando i disagi. Francesco Bottone