An riparte dall'entroterra

bottone
29/11/2006
Territorio
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ALTO VASTESE - Erano presenti folte delegazioni di iscritti ad Alleanza Nazionale, provenienti da molti comuni montani delle vallate del Trigno e del Sinello, venerdì sera a Montazzoli alla cena politica organizzata dal noto esponente politico locale Luigi De Fanis. Amministratori locali, tra i quali il sindaco di Montazzoli, Felice Novelli, e quello di Carpineto Sinello,Giustino Bologna, assessori, consiglieri e presidenti dei circoli AN dei centri montani, insieme a semplici iscritti e simpatizzanti hanno partecipato numerosi all'incontro conviviale con Fabrizio Di Stefano, presidente provinciale di Alleanza Nazionale e consigliere regionale. Luigi De Fanis, nel corso di un apprezzato intervento, ha ringrazio Di Stefano per l'attenzione dedicata al territorio montano e per il costante impegno profuso per il rilancio del partito in zone considerate ''rosse'', ed ha sottolineato la necessità che anche l'entroterra possa fornire una classe dirigente politica, sfruttando le risorse umane presenti in loco. ''Non possiamo pretendere solo che i nostri referenti locali paghino la tessera annua e portino voti al partito, - ha detto molto chiaramente De Fanis - ma dobbiamo fare in modo di valorizzare e sfruttare le risorse umane espressione vera e diretta del territorio''. Ha preso poi la parola il presidente provinciale di AN, Fabrizio Di Stefano, che sta intensificando la sua presenza nell'Alto e Medio Vastese proprio per rilanciare l'immagine del partito dopo le ultime sconfitte elettorali. ''Siamo stati sconfitti, ma non siamo battuti. - ha esordito tra gli applausi Di Stefano - Dopo gli errori commessi dai dirigenti del passato, dobbiamo riorganizzarci e ripartire con un nuovo progetto politico che rilanci AN e le dia più peso all'interno della coalizione. Probabilmente uno dei nostri errori è stata la scelta sbagliata degli uomini, dei candidati, e allora bisogna valorizzare e sfruttare al meglio i validi referenti locali''. Ed ha toccato poi temi di politica regionale Di Stefano, facendo riferimento al recente caso Fira. ''Il centrosinistra è in caduta verticale, i sondaggi lo confermano, e non solo per motivi giudiziari, ma anche perché sta dando prova di malgoverno a tutti i livelli, regionale, provinciale e locale. Un disastro morale e amministrativo, questo è la sinistra, e quello di Montesilvano è stato un passaggio squallido della politica abruzzese, distante anni luce dalla nostra concezione di fare politica. E allora c'è bisogno di destra, dei valori di cui siamo portatori, su queste certezze torneremo a vincere, ad amministrare''. Francesco Bottone

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