Katia Di Penta (lâarcheologa presidente della Cooperativa Parsifal) con la semplicità di una ragazza jeans e maglietta, accoglie i bambini e le maestre davanti alla Porte de La Terre e poi li conduce nellâaula didattica situata nel retro della sede della polizia municipale di San Salvo. Durante il breve tragitto, con una voce molto dolce, dice: lei è cattiva, non risponde a chi la chiama maestra e/o a chi si rivolge a lei con un ehi! Risponde solo quando la chiamano Katia. Li invita a visitare il museo di San Salvo di sabato, giorno in cui è gratuito per i bambini da 0 a 14 anni e dalle ore 16 alle ore 20.00. Arrivati a destinazione, stabilisce la regola che quando lei parla i bambini devono stare zitti e se qualcuno deve fare una domanda, alza la mano e poi la espone. Comincia così a introdurre i bambini nel fantastico mondo dellâargilla e della vita dei primi uomini, rapportando il tutto ad elementi presenti nel loro quotidiano. Poi Katia ha esposto altresì la necessità per lâuomo primitivo di cuocere gli oggetti realizzati con lâargilla e privati dellâacqua per avere dei manufatti resistenti e impermeabili idonei a contenere anche sostanze liquide.
Dopo la spiegazione delle varie tecniche di lavorazione e di sistema di cottura dellâargilla, i bambini sono entrati nel pieno del laboratorio. Ciascuno di loro ha realizzato un oggetto dâargilla con la tecnica del cercino o colombino: una base fatta tipo pizzetta e poi avvolgendo sul bordo una sorta di tanti rotolini come âsalsicceâ. Ogni oggetto è stato poi contrassegnato da un numero associato ad un nome e poi verrà cotto tramite un apposito forno che raggiunge i 1000-1200 gradi. Questi oggetti verranno restituiti a fine mese a ogni bambino.
Dopo circa due ore i bambini tornano in classe.
Foto e Video di ieri mattina del laboratorio dellâargilla di una classe terza di Via De Vito
RIPRESE DI MARIA NAPOLITANO