Dalla consapevolezza della propria identità e attraverso la valorizzazione e il recupero del centro storico può avviarsi un percorso che, con lâinizio dello studio di predisposizione del nuovo piano regolatore generale voluto dallâAmministrazione comunale, potrà dare un nuovo volto alla città .
Questa è la nuova sfida che il sindaco di San Salvo e la sua Amministrazione vogliono realizzare da qui ai prossimi anni. A questa conclusione si è giunti nel corso dellâincontro, ospitato il 5 novembre presso la Porta della Terra, dove è stata presentata la relazione tecnica sulle caratteristiche tipologiche del tessuto urbano del centro storico e lâipotesi di conservazione realizzato da Davide Longhi, dell'Università di Ferrara e Denis Bordignon e dellâUrban Center di Bassano del Grappa con la supervisione di Domenico Patassini, già preside dellâUniversità di Venezia.
Un progetto ideato e sostenuto dallâassessore alla Cultura Giovanni Artese che ha illustrato il lavoro svolto di ricerca sui quartieri di San Salvo e i programmi futuri, mentre lâassessore ai Lavori Pubblici Giancarlo Lippis ha ricordato il lavoro svolto dallâamministrazione in questi ultimi tre anni.
«Eâ stato un incontro che ha affrontato lo studio della riqualificazione del centro storico ma soprattutto di ricerca della nostra identità che non nasce nel secolo storico e che ci viene raccontata dagli edifici e dalle facciate che caratterizzano il tessuto abitativo.
Grande attenzione verso il centro storico avviata da questa Amministrazione comunale â ha detto il sindaco Tiziana Magnacca â sin dal suo insediamento quando si è preoccupata del centro abitato storico come primo atto della riqualificazione del Palazzo Bruno Di Iorio, cui ha fatto seguito lâintervento sullâintera piazza San Vitale, della copertura del mosaico e con lavori strettamente tecnici e che ora ci fa giungere allâaffidamento del piano regolatore al prof. Lucio Zazzara della Facoltà di Architettura dellâUniversità DâAnnunzio».
Il sindaco ha ribadito che «il centro storico è un patrimonio da tutelare e opportunamente valorizzare». Anche per questa ragione lo sguardo verso questa parte della città è sempre attento, costante e continuo anche per un senso estetico con il bando che concede un contributo fino a 3.000 euro per il rifacimento delle facciate.
La relazione ha costituito un momento di approfondimento dell'evoluzione urbana e delle tipologie architettoniche dell'abitato storico cittadino, con delle indicazioni sugli interventi possibili per unâopportuna riqualificazione e valorizzazione.