"Solo andata - Un racconto mediterraneo" al Centro Culturale Aldo Moro, intervista con l'attore Marcello Sacerdote

Emanuele Di Nardo
04/12/2015
Attualità
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In occasione dell'affascinante spettacolo previsto al Centro Culturale "Aldo Moro" di San Salvo Giovedì 17 Dicembre alle 21:00, abbiamo intervistato uno dei protagonisti, Marcello Sacerdote.

D: Marcello, che tipo di spettacolo porterete in scena a San Salvo?

R: Giovedì 17 Dicembre alle 21:00 andrà in scena presso il Centro Culturale "Aldo Moro" di San Salvo lo spettacolo Solo Andata-Un racconto mediterraneo, ovvero una lettura in musica tratta dall'omonimo testo poetico di Erri De Luca. Io leggerò e interpreterò il testo-racconto e alla lettura si avvicenderanno le musiche e le canzoni di Domenico Imperato, intessendo così, all'unisono con il testo, un medesimo discorso sul viaggio, sul mare e sulla condizione del migrante. "SOLO ANDATA" racconta il viaggio di un gruppo di migranti, provenienti dal continente africano e diretti verso i "porti del nord", attraverso deserti e rive della Libia, poi nel Mediterraneo, sulle "carrette del mare", fino all'isola di Lampedusa, a sud della Sicilia. Un racconto fatto di musica e poesia, all'interno di una materia umana in emergenza e ancora muta.

D: Quale è l'origine di questo spettacolo?

R: Il titolo "SOLO ANDATA" è di Erri De Luca e il riferimento è abbastanza esplicito. Indica la condizione drammatica e quasi inevitabile di un viaggio, quello intrapreso dai migranti, da cui, purtroppo, troppo spesso non si fa ritorno. Invece il sottotitolo " un racconto mediteranneo" lo abbiamo aggiunto noi per dare un aiuto comunicativo in più a far capire che si tratta di un vero e proprio racconto riguardante il Mediterraneo e le sue genti.

D: Avete altri progetti in cantiere dopo il trionfale successo di Pescara?

R: Con Murè Teatro, dopo il felice e fortunato debutto del nostro nuovo spettacolo "COURAGE! storie di coraggio, di resistenza e di emigrazione", con il quale abbiamo ricevuto un riscontro entusiatico da parte di un pubblico numeroso e vitale, che ci dona una sempre crescente fiducia, il progetto principale rimane quello di continuare a lavorare al meglio delle nostre possibilità, incontrando sempre di persone con il nostro teatro. Speriamo quindi di fare più repliche possibili in Abruzzo e nel resto d'Italia. Poi all'orizzonte ci sono senz'altro uno spettacolo per bambini, laboratri teatrali, seminari residenziali di formazione artistica professionale ed altro ancora. Vi faremo sapere insomma!.

D: Quanto è importante la cultura secondo te nel nostro Paese?

R: La Cultura nel nostro Paese, come in ogni altro luogo del mondo, per me è importante come l'aria che respiriamo, come il pane quotidiano. E' la Cultura, integrata all'esercizio fondamentale dei diritti dell'uomo, a garantire il vero sviluppo e il benessere delle Persone che lo abitano. Il vero antidoto alla violenza e all'odio che dilagano, generando le brutture umane. Però, purtroppo, è risaputo, nel nostro Paese la Cultura è relegata agli ultimi posti in quanto ad importanza e rilevanza enlla scala degli investimenti pubblici. Perciò secondo me il diritto alla Cultura, ad una vera cultura libera e democratica, oggi è uno dei tanti diritti per i quali bisogna tornare a combattere. Infatti, ai giorni nostri, lavorare per fare Cultura coincide sempre più a una forma di resistenza.

 

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