Come al solito, per le feste natalizie si faceva il presepe con le statuine, il muschio, gli angioletti, Maria, Giuseppe e Gesù Bambino.
Ormai era subentrato nella scuola lâanimazione e non avevamo fatto i conti con le statuine viventi; bambini disinvolti e intelligenti. Alò grande presepe vivente presero parte tutti i bambini del plesso scolastico.
Racconto questo episodio per evidenziare la spontaneità degli scolari e lâaffettuoso rapporto che aveva ognuno con la propria maestra.
La rappresentazione riuscì bene in quanto i bambini fanno sempre spettacolo, spontaneamente, ma in quella occasione ci furono due imprevisti: lâangioletto che doveva manovrare la stella cometa sopra la capanna, era scomparsa e di conseguenza la cometa non si vedeva.
Il regista e i collaboratori cercavano di qua e di là lâangioletto ma niente, era scomparso. Siccome era una mia scolaretta chiesi forte: âdove si trova lâangioletto con la cometa?â. In coro i miei scolari: âè andata a fare la pipìâ. Rimasi seria e dissi: âin fondo anche gli angioletti sono bambiniâ.
Ma la storia non finisce qui perché non avevo fatto i conti con San Giuseppe e la Madonna, il bastone di San Giuseppe faceva movimenti sospettiâ¦e appena finito di cantare âtu scendi dalle stelleâ, San Giuseppe doveva prendere in braccio Gesù Bambino e mostrarlo ai RE Magi, ma la Madonna non gli voleva dare questo privilegio. Si scambiarono parole forti che nessuno sentì, ma un gesto di San Giuseppe mise in allarme la maestra. Tutto ad un tratto si vide San Giuseppe alzare il bastone e minacciare la Madonna, la quale diede Gesù Bambino ai Re Magi e sistemò la faccenda familiare.
Cari ricordi di imprevedibili alunni, la cosa non preoccupò gli insegnanti e fece sorridere tutti i genitori che ormai si stavano abituando ai nuovi metodi scolastici. Oggi i vari personaggi sono tutti bravi genitori e riportano a me cari ricordi.