Una nuova estate senz'acqua?

D'Alfonso chiede progetti cantierabili, l'ultimazione della diga lo è, sarà finanziata?

Antonia Schiavarelli
14/01/2016
Attualità
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Argomento centrale e posto all’attenzione del presidente D’Alfonso da tutti i sindaci presenti all’assemblea che si è tenuta a Vasto sul Masterplan, è la diga di Chiauci e la sua ultimazione.

La diga è fondamentale per l’economia del nostro territorio, è grazie ad essa che la zona industriale e soprattutto la Pilkington possono continuare la produzione, è ad essa che si fa ricorso per le risorse idriche di alberghi e le decine di appartamenti che d’estate si riempiono sulla nostra costa, è con le sue acque accumulate durante l’inverno che si innaffiano le centinaia di ettari della nostra piana durante l’estate.

Entro il mese di febbraio, come ogni anno, il servizio dighe di Roma, compierà i rilievi necessari, per autorizzare il riempimento dell’invaso, nella quantità d’acqua (circa 4 milioni di metri cubi) necessaria per far fronte a quanto poco prima affermato.

Lo scorso anno, gli ingegneri addetti ai rilievi, crearono problemi, erano infatti necessari degli accorgimenti, che allora furono superati, ma che oggi potrebbero non esserlo.

Questi accorgimenti che consentirebbero di non dover far fronte ad una nuova emergenza idrica, sono:

- La sistemazione dell’ammasso roccioso, per cui è previsto un progetto già cantierabile di 3,5 milioni di euro

- La messa in sicurezza a valle, per cui è previsto un progetto anch’esso già cantierabile di 3 milioni di euro.

Progetti per cui i lavori potrebbero avere inizio anche domani dunque, come ci hanno detto il geometra del Consorzio di Bonifica Sud, Magnacca e il neo commissario ottuagenario Rodolfo Mastrangelo.

Progetti  in attesa solo di finanziamenti.  Preparati per i finanziamenti promessi con lo “Sblocca Italia” nell’aprile 2015, ad oggi non ancora finanziati, sembrerebbe, neanche dal Masterplan Abruzzo.

Il presidente D’Alfonso ieri,  in una riunione di Giunta con i sindaci, ha affermato che “i progetti, non sono stati individuati per 'benedizione politica', ma scelti partendo dall'esistenza di un problema reale avvertito dai cittadini e dalla capacità di generare crescita e chiusura dell'opera stessa. Perché l'opera si realizzi c'è bisogno di copertura finanziaria, politica e amministrativa ma soprattutto la rispondenza a reali esigenze della popolazione”.

I presupposti elencati da D’Alfonso, la diga di Chiauci, li ha tutti, avrà dunque anche i finanziamenti necessari?

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