Stop alle "Sagre Taroccate", nuova regolamentazione e più controlli

Nuove regole a quelle che sono "evidenti esempi di concorrenza sleale"

Redazione
11/02/2016
Comunicati Stampa
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La lotta della Confcommercio alle "Sagre Taroccate" cioè senza un autentico legame con l'identità culturale del territorio in cui si svolgono, parte nel 2014. Ieri l'incontro con i legislatori regionali, che intendono regolamentare questo settore, che conosce un particolare sviluppo nei periodi estivi.

Si è svolto presso la sede del Consiglio Regionale l'incontro tra il presidente della terza Commissione Consiliare, Lorenzo Berardinetti e una delegazione di Confcommercio Abruzzo composta dal presidente  e dal direttore, Roberto Donatelli e Celso Cioni, sulla proposta di legge che regolerà le "Sagre e le Feste Popolari".

Nel corso del confronto Berardinetti ha illustrato obiettivi e finalità della normativa e la necessità di elevare al massimo l'offerta di prodotti tipici regionali all'80% forniti durante le sagre, di equiparare tutti gli adempimenti ed i controlli sanitari a quelli applicati ai ristoratori ed ai pubblici esercizi, di ridurre i giorni di durata delle sagre, di prevedere la partecipazione delle Associazioni di categoria all'espressione di pareri in merito ai requisiti delle sagre proposte, la possibilità, riservata esclusivamente agli esercenti di attività produttive poste nelle adiacenze dei luoghi a ridosso delle sagre e delle feste popolari, di poter ampliare la superficie di somministrazione temporanea per collocare tavolini e dehors su aree private e pubbliche, nonché la necessità di prevedere un calendario regionale. 

"Esprimiamo la nostra particolare soddisfazione sulla volontà di giungere finalmente ad una legge che regolamenti le sagre e le feste popolari, cosa che abbiamo richiesto da anni senza giungere mai ad un risultato concreto. Abbiamo invitato il presidente Berardinetti a giungere in tempi brevissimi all'approvazione e chiudere una fase nella quale si è tollerato oltre ogni limite l'organizzazione di molti eventi che nulla hanno a vedere con la valorizzazione dei prodotti tipici abruzzesi e che in troppi casi sono stati evidenti esempi di concorrenza sleale nei confronti dei ristoratori e degli esercenti, pubblici esercizi che rispettano quotidianamente leggi, regolamenti e carichi fiscali particolarmente onerosi. Continueremo a seguire con attenzione sollecita gli sviluppi dell'approvazione che auspichiamo nell'interesse generale e delle categorie da noi rappresentate" questo il commento di Donatelli e Cioni.

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