Un sacerdote che lavorava con gli zingari ha detto: "sai come spiego loro la Trinità ? Ossia, il mistero di un solo Dio in tre Persone? Non parlo di uno + uno + uno: perché così fanno tre. Parlo di uno per uno, per uno, per uno: e così fa sempre uno. In Dio, cioè, non câè una persona che si aggiunge allâaltra e poi lâaltra ancora. In Dio ogni Persona vive per lâaltra. E questo è come una specie di marchio di famiglia (trinitaria); una forma di carattere ereditario della Trinità ⦠così dominante in casa Trinità , che anche quando il Figlio è sceso sulla terra, si è manifestato come lâuomo per gli altri."
Quando diciamo mistero della Santissima Trinità , non dobbiamo mettere lâaccento sullâaspetto di oscurità , come se fosse qualcosa di occulto, di nascosto, che soltanto pochi iniziati potrebbero comprendere. Ma ricordare che esso è un evento di salvezza, uno spiraglio di luce e di comunione sulla profondità di Dio. Dio deve essere per forza più grande della nostra capacità di capirlo. Noi che troviamo difficoltà a capire anche le persone più vicine, non ci dobbiamo sentire umiliati nellâaccettare, amare e adorare il nostro misterioso Dio.
La presenza del mistero (una verità di cui capiamo i termini, ma non riusciamo a comprendere come questi termini si compongano insieme) rafforza anzi la nostra fede. Il mistero cosi intenso, infatti, è presente solamente nella fede cristiana. Le altre religioni danno in genere, significati diversi alla parola âmisteroâ, come di verità e fatti nascosti, rivelabili solo agli addetti e agli iniziati.
Il Concilio di Nicea 325, ha cercato di darci un poâ di luce sul mistero della Trinità , dicendo che in Dio câè unâunica matura divina (Credo in un solo Dio), nella quale sussistono tre persone uguali e distinte: Padre, Figlio e Spirito Santo. La nostra mente, che conosce attraverso lâesperienza, non trova modelli, immagini, esempi, ai quali riferirsi per capire ciò. âSi è uno perché lâamore ci unisce; si è due, perché lâamore ci rispetta; si è tre, perché lâamore ci supera; ed è già il mistero trinitario: le Persone divine sono uno, perché lâamore Le unisce; sono due, il Padre e il Figlio, infinitamente rispettosi della loro distinzione infinita⦠E infine sono tre, perché oltre al Padre e al Figlio, câé il loro Amore reciproco e questo Amore è una Personaâ(Marie-Dominique Moliniè).
Ognuno di noi ha una natura umana ed è una persona. Dio ha una natura divina, ma in essa sono innestate tre Persone, uguali e distinte (un poâ come la piantina del trifoglio che ha un gambo su cui sono innestate tre foglioline!). Ma nessuna spiegazione umana sarà in grado di comprendere lâincomprensibile (ricordate il dialogo del leggendario incontro tra SantâAgostino e il bimbo della spiaggia!).
Fermiamoci, invece, sullâevento di salvezza che la Trinità rappresenta per noi: in essa si nasconde il nucleo più elevato dellâutopia cristiana, il sogno cioè di una creazione portata al suo compimento, unâumanità cioè che non vive secondo le leggi del dominio dellâuomo sullâuomo, ma secondo quelle della comunione tra lâuomo e lâuomo.
Dio è unico, ma non è solo. In Lui vive una comunità di tre Persone, che è pienezza di dedizione totale. Se sapremmo costruire, intorno a noi, rapporti di comune-unione verso gli altri, verso tutti gli altri, noi cammineremo nella via della perfezione, perché assomiglieremo al nostro Dio.
La Trinità perciò non rimane nella nostra vita di credenti una verità astrusa, un poâ campata in aria e lontana dalla vita di tutti i giorni, ma diventa una calda verità che può accompagnarci e darci forza nella costruzione di rapporti di comunione fraterna, di solidarietà e di amore con tutti. Ed anche per lâumanità intera, la Trinità rappresenta un progetto di altissima realizzazione, suggerendo alla storia un obiettivo ancora mai raggiunto. Non si è mai realizzata, infatti, una società in cui la diversità non abbia creato forme di disuguaglianza e di potere. Nella Trinità la diversità non crea gerarchie tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, né potere dellâUno sugli altri Due.